VUOTO CENTRALE di SILVIA TEBALDI

MERCOLEDI' 3 MARZO ore 18,00
SILVIA TEBALDI

presenta
"Vuoto centrale"

(Perdisapop editore, collana Walkietalkie)

Terzo appuntamento della rassegna ideata da Alessandro Berselli "SPERIAMO CHE SIA FEMMINA. Uno sguardo sulla scrittura femminile contemporanea":

Con l'autrice interviene ALESSANDRO CASTELLARI
Con letture di ANDREA BENATI

La scrittura femminile ha mille sfaccettature, e quella di Silvia Tebaldi non potrebbe essere più lontana da quella delle scrittrici che l'hanno preceduta in questa rassegna, per argomento, lingua, stile.


Siamo a Bologna, in un futuro prossimo. Il futuro che tutti temiamo, e che vediamo avvicinarsi a grandi passi: plumbeo, asettico, livido. Un'atmosfera resa in modo del tutto efficace da una scrittura asciutta ed essenziale, eppure nitida nelle sue immagini.
E Bologna ci è familiare, resa come è in una geografia urbana mutata (enormi torri commerciali alle porte e nelle periferie, evoluzioni di tanti non luoghi già esistenti) ma ricca di contesti familiari: le vicende si snodano in centro, via Polese, via Capo di Lucca, via Galliera.

La vicenda si svolge nella settimana di Pasqua, la protagonista, Mara, ha un'occupazione sempre più verosimile, accompagnare alla morte persone con parenti troppo impegnati per esserci, pazienti dimessi dagli ospedali per offrire una dimensione più "umana" ed "intima", in realtà per non averne troppi che risultino dalle statistiche. Ma i giri di Mara per la città vecchia sono affiancati da eventi sempre più inquietanti e rapimenti all'apparenza senza spiegazione. Ed evidenziano una città che ci è fastidiosamente familiare, facendo luce su angoli che anche noi conosciamo ma che, illuminati diversamente, fanno tutto un altro effetto.
Ha detto Alessandro Castellari, che condurrà il nostro pomeriggio con Silvia Tebaldi: "la precisione e l'evidenza con cui sono evocati i luoghi della città delineano anche le zone d'ombra nelle quali qualcosa si cela: perchè una città nota ne può sempre nascondere un'altra che non si conosce. Proprio per questa rappresentazione dell'ambiguità, "Vuoto centrale" è per il lettore un romanzo ricco di echi, di suggestioni e di risonanze, perchè racconta di un perturbante che ci riguarda e di un'estraneità che ci sfiora".

Finalista al Premio Perelà 2009.

Silvia Tebaldi
è nata a Ferrara nel 1962. Si è laureata in lettere a Bologna, città in cui vive attualmente. Lavora nel campo delle biblioteche dal 1985. Si è occupata di formazione, di fotografia, di documentazione biomedica. Nell'antologia Amore e altre passioni (Zona, 2005) è apparso il suo primo racconto, Algebra di Boole per amanti. Suoi racconti si sono classificati al secondo posto ex-aequo nelle edizioni 2006 e 2007 del concorso Lama e trama. Vuoto Centrale è il suo primo romanzo.
















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