"L'ULTIMA PARTITA" di GIULIO MOLA

SABATO 29 GENNAIO ore 18,00

GIULIO MOLA
presenta "L'ULTIMA PARTITA"
Inchiesta su malattie e decessi sospetti nel gioco più bello del mondo. Introduzione di Gianluca Vialli (Fratelli Frilli Editori)

Interverranno:
MARCO DI VAIO
(attaccante del Bologna),
BEPPE TASSI
(Vicedirettore Quotidiano.net),
ALBERTO BERGOSSI
(procuratore sportivo, ex calciatore),
LAMBERTO BORANGA
(medico sportivo, ex calciatore),
FRANCO COLOMBA (allenatore), XAVIER JACOBELLI (Direttore quotidiano.net)

Sabato alla libreria Irnerio si terrà un incontro davvero da non perdere per tutti gli appassionati di calcio e di sport in genere, per l'interesse dell'argomento trattato e per il livello degli interlocutori della serata.

ll libro: Il circo del pallone non è sempre un'oasi felice e dorata. Non è sempre palcoscenico di grandi eventi, leggendari trionfi e memorabili sconfitte. Spesso inquietanti ombre avvolgono il calcio italiano, e non solo: le morti misteriose, le malattie improvvise, lo spettro del doping e quell'assurdo catalogo della "Farmacia dello Sport", che racchiude un elenco di orrori. E' questo un libro-inchiesta che, senza censure e senza bavagli, fa il punto sui mali oscuri del "gioco più bello del mondo".

Dalle dichiarazioni di Zeman all'indagine del Procuratore Guariniello, dalle denunce dei sopravvissuti alle drammatiche testimonianze di chi non ce l'ha fatta, dalle tragiche morti spagnole in diretta alle spericolate vite di campioni aggrappati alle flebo. Tutto questo riavvolgendo il nastro e rivedendo le tante, troppe, morti premature e sospette e legate a terribili malattie quali la micidiale SLA, la leucemia, il tumore al fegato. A scuotere le coscienze ci pensano le vedove, gli orfani e i miracolati, ma pure chi vede già scritto il proprio triste destino e chi ha avuto il coraggio di raccontare ciò che ha visto fino a ieri (non trent'anni fa) negli spogliatoi, quelli di periferia e quelli delle grandi metropoli. Tutto ciò per creare una nuova consapevolezza in quanti credono ancora, illudendosi, che il calcio sia ancora divertimento. Alla fine la domanda sorge spontanea: perchè? Perchè fino a questo punto, fino al rischio di mettere a repentaglio anche la vita dei giocatori? Quante altre croci in futuro renderanno più tristi i verdi campi di gioco?

GIULIO MOLA è nato a Bari nel 1968, ma è residente a Milano da alcuni anni. Giornalista professionista, è caposervizio sport presso la redazione milanese de "IL GIORNO" dal maggio del 2005. Nel corso della carriera giornalistica, abbracciata prima e dopo la laurea in giurisprudenza, ha collaborato con radio e varie "testate" pugliesi e, nel 2001, Antenna Tre ed emittenti collegate, occupandosi spesso di inchieste legate al mondo dello sport. Di seguito ha lavorato a Tuttosport (redattore nella sede di Torino) e QS (caposervizio a Milano). Opinionista televisivo del Processo di Biscardi su 7Gold, attualmente è ospite delle trasmissioni di TeleLombardia e Antenna Tre. Inviato, fra l'altro, ai Mondiali di Germania, ha avuto la fortuna di raccontare la notte azzurra di Berlino 2006. Ha pubblicato MOU! (Mauro Pagliai Editori, 2010).
















Ringraziamo per le foto
"Foto Ottica Macchiavelli"
Via Irnerio n. 20 - Bologna

"IL CONTRABBANDIERE" di Enrico Carlini

SABATO 22 GENNAIO ore 18.00

ENRICO CARLINI
presenta
"IL CONTRABBANDIERE"
(EDB edizioni)

Interviene
DONATELLA SWIFT
accompagnamento musicale di DIMITRI SILLATO

Ambientato sulla riviera romagnola alla fine dell'estate 2005, questo romanzo mette in luce alcuni aspetti passati e presenti della vita su entrambe le coste del Mare Adriatico, dalla fine della Seconda Guerra Mondiale sino ai nostri giorni. La storia inizia con il ritrovamento di due cadaveri su una spiaggia isolata di notte da parte di un gruppo di pescatori. Il commissario Forti, appena nominato a capo della sezione investigativa della Questura di Rimini, grazie a una procedura personale e non troppo ortodossa condurrà l'indagine che lo porterà a esplorare l'ambiente tipico della riviera romagnola, fatto di alberghi, discoteche e buona cucina, entrando in contatto con un fitto sottobosco della media borghesia rivierasca, tra notai cocainomani, albergatori truffaldini e politici poco onorevoli. Ma il commissario si troverà anche a rivisitare la storia della sua famiglia, originaria della città di Zara, in Dalmazia, costretta a fuggire in seguito ai bombardamenti degli anglo-americani e all'arrivo dei partigiani di Tito.

Attraverso le pagine di questo romanzo, dallo stile stringato e scorrevole, l'autore espone, tra le pieghe del giallo, alcuni aspetti della storia più recente, rimossi forse con troppa fretta.

ENRICO CARLINI, originario di Riccione, è laureato in Storia ed in Scienze dell'Informazione. Lavora come informatico presso l'Ateneo Bolognese. "Il Contrabbandiere" è la sua opera prima.






"TEOTIHUACAN: Dove nacquero gli DEI" di Maria Longhena

VENERDI' 21 GENNAIO ore 18.00

MARIA LONGHENA
storica ed archeologa specializzata nello studio delle civiltà precolombiane, presenta
"TEOTIHUACAN
Dove nacquero gli DEI" (Xpublishing)

Teotihuacan è considerata il cuore ancora caldo dell'America precolombiana.
Gli Aztechi la chiamavano "Tollan Teotihuacan", "Lì dove gli uomini divengono dei".
Eppure gli Aztechi ne conobbero, come noi oggi, solamente le sue silenti piramidi, mentre la sua storia era già leggenda quando Hernan Cortes e i suoi uomini vi giunsero il 7 luglio del 1920, divenendo i primi europei a poterla vedere. Con grande probabilità, la più grande metropoli religiosa del Messico, la città che ebbe il maggior numero di abitanti nell'Epoca Classica mesoamericana, si vide repentinamente abbandonata.
Secondo la mitologia ad essa associata, gli Dei eressero le loro grandi piramidi al tempo della creazione del Sole e della Luna dando così origine ad un ciclo del mondo. Però nessuno sa con certezza chi e perché la costruì, né perché la abbandonò. L'origine di Teotihuacan è, dunque, un mistero alimentato dagli stessi ricercatori dopo ogni scoperta.

Questa pubblicazione tenta di offrire una risposta a questi enigmi e di offrire al lettore una visione completa, per quanto fruibile, della civiltà precolombiana.
L'argomento è di grande interesse: è in corso giusto in questi giorni, fino al 27 febbraio, una grande mostra proprio su Teotihuacan al Palazzo delle Esposizioni di Roma, ed il saggio che presenteremo venerdì è uno dei testi di riferimento.

MARIA LONGHENA è laureata in Storia antica e specializzata in Storia delle Civiltà precolombiane d'America. Ha partecipato a scavi archeologici in Italia e all'estero. Ha insegnato presso la facoltà di Beni Culturali dell'Università di Ravenna. Ha collaborato con musei archeologici ed etnografici per lo studio delle collezioni e l'allestimento di mostre, in particolare il Museo dell'Uomo di Parigi e i Musei Reali di Arte e Storia di Bruxelles.
Attualmente si occupa di ricerca su reperti umani provenienti dal Perù e partecipa a progetti internazionali per lo studio delle mummie.
E' autrice di diversi saggi sulle civiltà precolombiane. il più recente è "Viaggio in Messico, sulle tracce del Serpente Piumato", uscito con Einaudi nel 2009, che abbiamo presentato sempre qui in libreria.








"C'ERA E NON C'ERA" Fiabe tradizionali da tutto il mondo

LABORATORIO DI LETTURA AD ALTA VOCE
condotto da
MAURIZIO CARDILLO
Sette incontri a scadenza settimanale a partire da
MARTEDI' 25 GENNAIO dalle ore 20.00 alle 22.00

Per informazioni e iscrizioni tel 051 251050
e-mail: libreria.irnerio@libero.it


Laboratorio a numero chiuso, max 20 posti, 7 incontri, il martedì sera dalle 20 alle 22, dal 25 gennaio all'8 marzo 2011.
Costo: 120 euro comprensivi del libro di testo, "Mille anni di storie incantate"

Un laboratorio per vivere o rivivere l’incanto della fiaba tradizionale, contenitore straordinario di fatti meravigliosi, scrigno di significati simbolici, di avventura, sentimento, di gusto del fantastico e fascino del terrificante…

Un percorso studiato per gli adulti che vogliano mettersi in gioco nell’esperienza profondissima del leggere ai bambini (o ad altri adulti) storie tramandateci dalla cultura popolare, perfette nella loro struttura narrativa, dal fascino eterno, ricche di un’umanità varia, bizzarra, sorprendente ma anche molto vicina alla nostra natura più profonda.

Programma del laboratorio:

Apprendere, allenare, migliorare le tecniche della lettura ad alta voce, attraverso l’interpretazione delle fiabe tradizionali di molte diverse culture (compresa quella italiana).

Argomenti del laboratorio:

La struttura narrativa della fiaba, i suoi significati simbolici e le sue strategie di comunicazione del fantastico.

La chiarezza espressiva.

Respiro, articolazione, volume, velocità di lettura.

La “verità” nel leggere: un concetto che muta per ogni persona.

Leggerezza e partecipazione.

La relazione adulto/bambino nell’atto affettivo del leggere.

Come leggere con intensità e scioltezza, divertendo e divertendosi.

Le strategie per catturare e mantenere l’ascolto.

Immaginazione, musicalità della lingua, ritmo, pause, timbri, appoggiature.

Il corpo che legge e lo sguardo del lettore.

La voce narrante tra neutralità ed emozione.

La lettura a più voci e su musica.

Il materiale del laboratorio è tratto dal libro “Mille anni di storie incantate”, Einaudi Ragazzi

MAURIZIO CARDILLO, attore e formatore, ha collaborato con molti teatri italiani e bolognesi, tra i quali: Teatro dell’Elfo di Milano, Teatro Stabile di Bologna, Teatri di Vita, Teatro Stabile di Bolzano. In questa stagione lavora con la compagnia Le Belle Bandiere negli spettacoli Regina la paura, prodotto dal Teatro Mercadante di Napoli e La Locandiera di C. Goldoni, prodotto dal CTB di Brescia per la regia di Elena Bucci.

Con la Compagnia Cardillo, formazione da lui creata, è impegnato nella realizzazione dello spettacolo “Il male oscuro”, dal romanzo di Giuseppe Berto. Laureato al Dams e diplomato alla Scuola di Teatro di Bologna diretta da Alessandra Galante Garrone, ha una lunga esperienza come docente di recitazione e lettura ad alta voce, per adulti e bambini.

"Il rotolo di tela" di Alba Piolanti

SABATO 15 GENNAIO ore 18,00

ALBA PIOLANTI
presenta "Il rotolo di tela" (Pendragon edizioni)
interviene LAURA FALQUI



Ritornano le atmosfere e i personaggi del primo romanzo di Alba Piolanti, "Nel borgo", che abbiamo presentato in libreria nel 2008. Un gruppo di abitanti di un piccolo borgo romagnolo che vede le proprie vicende personali incrociarsi con la tormentata storia d'Italia della prima parte del Novecento.
Lo sposalizio della Ida è l'occasione per un viaggio nella memoria: la famiglia e la gente del borgo stringendosi intorno alla giovane, secondo un antico rituale, srotolano come una tela la propria storia per trasmettere, assieme ad essa, l'energia vitale, le emozioni, il coraggio e gli ideali condivisi. La Nora, l'Isolina, la Ginevra, la Rosina, lo zio Benvenuto, e soprattutto la nonna Dulinda aiutano Ida a far luce, ciascuno a suo modo, su un evento tragico, che ha segnato profondamente la vita del borgo: l'assassinio di Tonio, amatissimo marito della Dulinda, da parte di uno sgherro fascista. Occorrerà rivivere quei giorni di odio e di terrore, i giorni della lotta per la liberazione dell'Italia, delle feroci rappresaglie dei tedeschi, dei soprusi e dell'orgoglio, per poter tornare a guardare il futuro con occhi puri e innocenti.
Riuscirà la giovane sposa a raccogliere un'eredità tanto pesante quanto preziosa?

ALBA PIOLANTI è nata in Romagna e si è in seguito trasferita a Bologna, dove vive tuttora, pur non interrompendo il legame di affetti con quelle radici che sono l'anima di di questo e del suo precendente romanzo. E' inoltre coautrice del volume "Voci di donne: storia di paese" (Il Ponte Vecchio, 2006). Collabora con associazioni di donne per la conservazione della memoria femminile