"2025 BLACKOUT UNA STORIA POSSIBILE" di Renato Riva

VENERDI' 27 MAGGIO ore 18,00

RENATO RIVA
presenta
"2025 BLACKOUT UNA STORIA POSSIBILE"
(Edizioni della Sera)

interverrà il prof. LEONARDO SETTI, della Facoltà di Chimica Industriale dell'Università di Bologna.

Il romanzo “2025 Blackout. Una storia possibile”  è ambientato in un’isola stupenda, avviata alla totale indipendenza energetica, alla piena ecosostenibilità, che già vive nella società all’idrogeno e nella quale si decide di utilizzare la scoperta di un giovane ricercatore italiano emigrato in California: una tecnologia solare dal rendimento eccezionale e dall’impatto visivo nullo. Quest’isola è la Corsica del 2025. Situazione opposta in Italia, dove la sua innovazione è duramente osteggiata da un sistema che ha scommesso sul nucleare e che non tollera deviazioni, forte del supporto della “democrazia continuativa”. La vita per l’inventore diventa difficile, oggetto di attenzioni sgradite. Ma il giovane ed i suoi amici non si danno per vinti e riescono a mettere in ridicolo il sistema energetico italiano, evidenziandone le debolezze strutturali, e a comunicare attraverso i media in maniera inaspettata e devastante, creando una situazione esplosiva.

Renato Riva ha voluto trattare i temi dell’evoluzione energetica del nostro Paese  invitando il lettore a vivere attimi intensi nella societa’ dell’idrogeno di Rifkin, ambientata in una stupenda e solare Corsica, calandolo poi nelle vicissitudini di un giovane ricercatore italiano che in California, a Stanford, si inventa una tecnologia energetica estremanente efficace, ma che purtroppo lo mette in difficoltà quando tenta di importarla in Italia; infine il lettore viene avvolto nel clima sociale della Democrazia Continuativa, la democrazia dei sondaggi e del virtuale. Il romanzo ruota attorno a queste vicissitudini, del ricercatore e dei suoi amici, tra Italia e California, tra la Corsica e le montagne lombarde, tra Malta, l’Elba e la Liguria.

L'Italia del 2025 è la progressione lineare dell’Italia degli ultimi quindici anni. E’ il risultato della continuazione per altri quindici anni dei trend attuali. Un paese nuclearizzato, che non ha sviluppato una propria industria delle energie pulite e che non ha fatto passi significativi verso la produzione piatta di energia, quella che vuole milioni di microproduttori generare e consumare energia in maniera armoniosa e bilanciata. Efficace e pulita. Ha solo sviluppato molte centrali nucleari, mostri energetici acefali, che producono anche quando non serve. E che non puo’ spegnere finche’ non ne ha assorbito i costi. L’ involuzione energetica si è accompagnata -e poteva forse essere diversamente? - a quella della qualità della democrazia, della vita sociale. E anche questo ha grande influenza sui giorni difficili del nostro inventore.

"Blackout 2025" è stato pubblicato nel novembre dello scorso anno, ma i suoi contenuti sono divenuti di attualità scottante dopo i noti eventi del Giappone ed ancor più  in riferimentoal referendum , che dovrebbe avere luogo il 12 e 13 giugno prossimi, con il quale siamo chiamati, ancora una volta dopo anni, ad esprimerci sulla volontà del governo di avviare la politica energetica dell'Italia decisamente sulla strada del nucleare, dando corso alla costruzione di nuove centrali sul suolo italiano.
E' notizia di queste ore che il referendum è a rischio sospensione, dopo l'approvazione da parte della Camera del decreto che, tra le altre cose, sospenderebbe (ma non definitivamente) la costruzione di centrali nucleari sul nostro territorio Sicuramente rimane necessario approfondire quanto più possibile la conoscenza della questione, per poter esprimere un parere - e speriamo un voto - su una questione tanto importante del nostro immediato futuro: venerdì una di queste occasioni.

RENATO RIVA è ingegnere elettronico, top manager europeo presso una nota societa’ americana del settore dell’information technology. Specialista di vendite e organizzazione commerciale è autore di "Organizzare, Innovare, Vendere" (Etas Rizzoli, 2008). Appassionato alpinista e sciaplinista ha scritto "L’orco di Rhemes" (Le Chateau, 2009). E’ membro accademico del GISM, Gruppo Italiano Scrittori di Montagna. Il stuo sito è www.renatoriva.com.



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