PATRIZIA DUGHERO E SIMONE CUVA festeggiano il primo compleanno di QUDULIBRI

MARTEDI' 28 GENNAIO ore 18

PATRIZIA DUGHERO E SIMONE CUVA
festeggiano il primo compleanno di
QUDULIBRI
http://qudulibri.wordpress.com/

Intervengono i poeti amici
Silvia Secco, Alessandro Brusa, Nicolò Gugliuzza

Chiacchierate e letture ad alta voce

Il 22   dicembre 2012 qudulibri si affaccia sul panorama editoriale italiano con la ferma convinzione di ascoltare il  ritmo delle proposte, per compiere modi e mondi del raccontare, ben consapevoli che l¹atto creativo dell¹autore e dell¹artista sia una maniera di attingere al passato e agli elementi dell'esistenza.
Casa editrice non di genere, che ha puntato a diffondere opere editoriali di varia natura, senza preclusione alcuna sia sull'argomento trattato che sul genere,  in questo intenso anno ha mantenuto la promessa. Il filo conduttore è stato srotolato tra i volumi pubblicati soprattutto per una sorta di "militanza" del recupero e della diffusione della memoria. Voci dal mondo accomunate dalla perdita di visibilità che deve essere recuperata e reindirizzata verso l'opinione pubblica attraverso la pubblicazione di opere editoriali appartenenti ai generi più svariati: la prosa storica e d¹intervista, la narrativa autobiografica, la poesia, con particolare riguardo alle voci collettive e multiculturali, l'arte visiva, la sceneggiatura proposta come documentazione storica, hanno permesso di costruire il catalogo qudu come fosse un "concept", in cui contenuto e ritmo di ogni singolo prodotto si collega all'altro.

La serata è dedicata al poeta argentino Juan Gelman, recentemente scomparso, di cui riportiamo una poesia che, tra le più care, fu consegnata direttamente un anno fa a qudulibri da Macarena Gelman, sua nipote ritrovata.

CCD Automotores Orletti

¿Quién saca las manos de la noche
Con el vacío que no tienen?  ¿Es
posible dar vuelta la lengua, palpar
su agujero de nuncas?  ¿Verla
como si antes no fue?
¿Y qué, y después de qué, y después cómo?
¿Y cuánta sangre eso?
Agarrar todas las palabras, pisarlas
y que salgan a otra luz, a otra boca.
Que vuelven en la desposesión.
Que empiezen otra vez.

(CCD Automotores Orletti

Chi è che toglie le mani dalla notte
con il vuoto che non hanno? È
possibile voltare la lingua, palpare
il suo buco di mai? Vederla
come se prima non ci fosse?
E che? E dopodiché? E dopo come?
E quanto sangue questo?
Prendere tutte le parole, calpestarle
E che escano a un'altra luce, a un'altra bocca.
Che volino nella dispossesione.
Che ricomincino un'altra volta.

Da Juan Gelman, Valer la pena, traduzione di Laura Branchini, Ugo Guanda Editore, Parma, 2007)

Per aggiungere altre suggestioni a quelle già proposte, per il consueto aperitivo finale verranno proposti vini del Collio sloveno: un'altro motivo per non mancare.













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