DONATO UNGARO presenta "MIO ZIO DON CAMILLO, MIO NONNO PEPPONE... E LA STORIA RICOMINCIA. 18 racconti"

Mercoledì 10 maggio alle 18,00

DONATO UNGARO
presenta
"MIO ZIO DON CAMILLO, MIO NONNO PEPPONE... E LA STORIA RICOMINCIA.
18 racconti"

(Faust edizioni)

interviene il giornalista ANTONIO FARNE'
L'ingegner Bottazzi e la Cesira: un incontro, uno scontro.
E come poteva essere altrimenti?
Il nonno dell'ingegnere è l'ex sindaco comunista Peppone, lo zio della missionaria è il muscolare parroco Don Camillo. Così la storia ricomincia...
Perché la Bassa è, prima di tutto, un luogo dell'anima.

Mercoledì Donato Ungaro ci riporta dopo tanti anni nelle atmosfere che furono di Giovannino Guareschi e il suo sguardo apparentemente bonario.
Un giovane ingegnere, nato nella Bassa ed emigrato da bambino in Germania, viene richiamato in un paese in riva al Po dove esumeranno la salma del nonno. Una giovane suora laica, che da anni ha lasciato l'Italia, viene convocata dal municipio di quel paese per lo stesso motivo: l'esumazione della salma di uno zio prete. Quando i due eredi - l'ingegner Giuseppe Bottazzi e la Cesira - s'incontrano, iniziano a bisticciare per un malinteso. Volano parole grosse, e come poteva andare altrimenti? Il nonno dell'ingegnere è l'ex sindaco comunista "Peppone", lo zio della missionaria è il muscolare parroco Don Camillo. Così la storia ricomincia... Mezzo secolo dopo, in un borgo padano dove il tempo sembra essersi fermato, torneranno ad alternarsi odio e amore, battaglie e alleanze, auto d'epoca e biciclette, falci e campane.
Una storia in diciotto racconti che scorrono placidi ma temibili, come il Grande Fiume sotto la pancia di una barca, sfiorando anime nere o abbracciando temi di grande attualità: dall'integrazione multietnica al racket delle prostitute, dalle escavazioni abusive lungo il Po alla solidarietà bipartisan verso una bambina malata. Perché la Bassa è, prima di tutto, un luogo dell'anima.

Donato Ungaro è giornalista professionista dal 2005; tra le varie testate per cui ha collaborato ricordiamo la Gazzetta di Reggio e la Gazzetta di Parma e la redazione bolognese de l'Unità. In ambito televisivo ha realizzato numerosi servizi per il tg dell'emittente nazionale La7, ha collaborato con Le Iene di Italia Uno e con TvParma, TeleReggio, MantovaTv.
E' da sempre appassionato estimatore dell'opera e della vita di Guareschi.
Fu tra i primi a scoprire, nei primi anni Duemila, attraverso le sue inchieste giornalistiche, le infiltrazioni della malavita organizzata nella provincia reggiana, come è poi stato sancito dall' inchiesta Aemilia molti anni dopo.
Collabora anche, a titolo gratuito, con il giornale "Piazza Grande"

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