IL MIO CUORE INTERMINABILE - Laboratorio condotto da Maurizio Cardillo



IL MIO CUORE INTERMINABILE
Leggere la poesia di Pablo Neruda
Laboratorio di arte e tecnica della lettura ad alta voce condotto da
Maurizio Cardillo
 
Il mio cuore interminabileè un laboratorio rivolto a tutti coloro che vogliono avvicinare con occhi nuovi gli strumenti espressivi della poesia, trasformandoli in esperienza personale e condivisa. Assenza di giudizio, collaborazione, gioco e ascolto profondo sono l’orizzonte sul quale il laboratorio si disegna. Non esistono lettori bravi o meno bravi: esiste soltanto la capacità di mettersi in gioco per cercare la propria voce poetica. Per ognuno vale la stessa regola: partire da sé per arrivare alla poesia come arte vicina alla persona. Da questo orizzonte ciascun lettore, e il gruppo nel suo insieme, viene portato a una conoscenza attenta del verso, delle sue forme, musica, ritmo, figure.
La lettura finale in libreria, aperta a un piccolo pubblico, costituisce l’emozionante esperienza collettiva dove ciascuno può vivere l’incontro tra le propria personalità e le coinvolgenti parole di uno dei più grandi poeti di tutti i tempi.

PABLO NERUDA: poeta dalla vita avventurosa, esule, agitatore politico, cantore appassionato di tutte le vicende umane, sia quelle più intime che quelle sociali. Celebre già in vita, premio Nobel per la Letteratura nel 1971, il suo mito non accenna a sfumare. Gabriel Garcia Marquez lo ha definito  “Il più grande poeta del ventesimo secolo, in qualsiasi lingua”. I suoi temi prediletti sono l’amore sensuale e spirituale, la realtà degli oppressi e dei diseredati di tutto il mondo, la natura, ma anche gli oggetti umili e silenziosi che usiamo tutti i giorni, spesso ignari della loro bellezza. I suoi versi semplici eppure vibranti trasmettono una visione del mondo ricca di incanto e amore per la giustizia, nella quale ciascuno si può riconoscere. Neruda, per il quale “la poesia è un atto d’amore” scolpisce nelle sue liriche immagini indimenticabili. Il suo sentimento  del mondo è colorato da tinte drammatiche, sempre illuminate però dall’amore per la vita; i suoi versi, come scrisse Garcia Lorca, “sembrano scritti, più che con l’inchiostro, con il sangue”.

QUANDO - Cinque martedì sera, dalle ore 20.00 alle ore 22.00: 16, 23, 30 gennaio - 06, 13 febbraio 2018 - Lettura finale aperta al pubblico in libreria, sabato 17 febbraio 2017 alle ore 17.30

INFO e ISCRIZIONI
- Libreria Ubik Irnerio 051.251050 - bologna@ubiklibri.it
Maurizio Cardillo 328.9383778 - mauriziocardillo@libero.it

MAURIZIO CARDILLO,
siciliano, è attore, autore, regista, formatore. Laureato al Dams e diplomato alla Scuola di Teatro di Bologna, fonda da sempre la sua ricerca teatrale su un personale crossover tra dramma, letteratura, comicità, poesia. Ha realizzato spettacoli come autore/attore, ispirandosi ai suoi autori culto: R. Walser, G. Berto, T. Bernhard. E’ stato diretto da Elio De Capitani, Gigi Dall’Aglio, Marco Bernardi, Luigi Gozzi, Nanni Garella, Andrea Adriatico, Renato Carpentieri, Elena Bucci, Paolo Billi e altri. Collabora attualmente con ErosAntEros, Ert, Le Belle Bandiere, Tra un Atto e l’Altro, Società dei Concerti di Parma, Agorà, Pietro Piva, Bruno Stori, Filippo Pagotto. Conduce da molti anni percorsi di conoscenza e approfondimento della poesia e della sua lettura ad alta voce.


Sergio Rossi presenta "DAL BIG BANG ALLE ONDE GRAVITAZIONALI: PERCHE' RACCONTARE LA SCIENZA AI BAMBINI DAI 7 AI 99 ANNI"

Sabato 16 dicembre alle 17,00
"DAL BIG BANG ALLE ONDE GRAVITAZIONALI:
PERCHE' RACCONTARE LA SCIENZA AI BAMBINI DAI 7 AI 99 ANNI"

SERGIO ROSSI
presenta i suoi più recenti libri:
"IL BIG BANG E LA NASCITA DELL'UNIVERSO" (edizioni EL, età 7+) e
"EINSTEIN L'AVEVA CAPITO: LA SCOPERTA DELLE ONDE GRAVITAZIONALI" (edizioni Feltrinelli, età 12+)

ne parleranno con l'autore:
PIETRO BASSI, editor e divulgatore scientifico e
BENIAMINO SIDOTI, scrittore, addomesticatore di concetti ed esalatore di sapidità.

L'ultimo incontro del 2017, prima della pausa per le feste natalizie, è tra amici.
Ospitiamo nuovamente Sergio Rossi, che ha recentemente dato alle stampe due libri che hanno come comune denominatore la divulgazione scientifica.
Partendo da "Il big Bang e la nascita dell'universo" e "Einstein l'aveva capito", parleremo con Pietro Bassi e Beniamono Sidoti di come e perchè raccontare la scienza oggi, in quali spazi (i nuovi media, i giornali, i libri...) e con quale linguaggio.

Il progresso scientifico a cui stiamo assistendo negli ultimi anni ha dell'incredibile.
Teorie che sembravano fantascientifiche si sono rivelate non solo verosimili, ma anche dimostrabili; le onde gravitazionali che Albert Einstein a veva ipotizzato nella sua teoria della relatività generale sono state realmente individuate nel 2015 e sono valse agli studiosi che le hanno "viste" il nobel per la fisica di quest'anno.
La teoria del big bang - un nome dato per scherno, e invece del tutto calzante - vede descrizioni sempre più accurate e vicine al punto zero.
Si avverte sempre di più l'esigenza, anche per chi ha una formazione lontana da quella scientifica, o non l'ha ancora, di capire meglio e di più cosa sta davvero accadendo, cosa si sta scoprendo.
E l'importanza di una buona divulgazione scientifica - cioè rigorosa, sul piano scientifico, e gradevole e addirittura divertente, su quello narrativo, è fondamentale.
E, in questo ambito, la formazione degli scienziati di domani -o anche solo dei cittadini- è fondamentale.

Sergio Rossi, storico del fumetto e scrittore per ragazzi, si è recentemente ricordato di avere una laurea in fisica, e ha unito i suoi talenti per scrivere due libri che raccontano ai ragazzi -e agli adulti che hanno voglia di imparare) il big bang, per i ragazzi della scuola primaria- e l'importanza della scoperta delle onde gravitazionali per ragazzi dai 12 anni in su.
Così, tra una caccia alle onde che sembra la marcatura a zona del calcio moderno, e l'universo disegnato come un puzzle a cui stiamo per mettere l'ultima tesserina, capiamo anche noi un po' di più, e intanto ci siamo divertiti.

Un pomeriggio che non vi farà rimpiangere Quark!

PASQUALE BARILE presenta "IMHOTEP L'architetto dell'eternità"

Venerdì 15 dicembre alle 18,00

PASQUALE BARILE
presenta
"IMHOTEP L'architetto dell'eternità"
(Enigma edizioni)

interviene l'archeologa
MARIA LONGHENA

Venerdì Pasquale Barile ci porta lontano nello spazio e nel tempo, nell'Egitto dei faraoni.
Menfi, Egitto, 2600 a.C., Imhotep, Grande Sacerdote di Eliopoli, muore; i sacerdoti detentori della sacra arte di Anubis preparano il suo corpo per il lungo viaggio verso il regno di Osiride.

Cairo, Egitto, 12 gennaio 1959, nelle acque del Nilo viene ritrovato il cadavere di un archeologo con in tasca un biglietto su cui c’è scritto: ho paura. Sembra la trama dell’ultimo romanzo di James Rollins, ma sono solo alcuni degli eventi collegati alla figura di Imhotep, antico sacerdote che da 4500 anni continua a far parlare di sé. Eppure di lui si sa pochissimo: le statuette lo raffigurano seduto con un foglio di papiro srotolato sulle gambe e la testa calva; gli antichi testi lo definiscono medico, letterato, architetto, astronomo e mago; nel corso dei secoli edifici sacri furono innalzati in suo onore in tutto l’Egitto, da Menfi all’Isola di Philae. I più grandi archeologi del secolo scorso hanno dedicato la loro vita alla ricerca della tomba di Imhotep, e qualcuno ha anche pagato un prezzo salato, rimettendoci la vita stessa. Troppo poco per un semplice sacerdote che gli antichi egizi veneravano come il Figlio di Ptah. Le sue intuizioni hanno ispirato l’intera conoscenza occidentale, dalle eresie del primo cristianesimo alle teorie rivoluzionarie dello gnosticismo di Giordano Bruno. Rispolverando antichi reperti, frugando tra papiri e vecchi codici e analizzando le nuove scoperte archeologiche, l’autore del libro cerca di ricostruire la singolare storia di Imhotep e della sua ascesa nell’Olimpo degli dei. Una storia diversa dalle altre, una storia su cui dev’essere ancora scritta la parola fine.

Pasquale Barile, egittologo freelance e scrittore, si occupa di lingue antiche e genesi della civiltà. Fondatore e presidente della Ancient World Society e di HistoryLab, svolge un’intensa attivit&agr ave; di ricerca, divulgazione e didattica della storia. Ha curato l’allestimento delle cornici elettroniche presso il Museo della Preistoria “Luigi Donini” di San Lazzaro di Savena (BO). Vive a Bologna.

ANDREA CAPOZUCCA presenta "IL TRANELLO e la soluzione matematica"

Giovedì 14 dicembre alle 18,00

ANDREA CAPOZUCCA
presenta
"IL TRANELLO e la soluzione matematica"
(Giaconi editore)

intervengono
ALESSANDRA CALANCHI
GIAN ITALO BISCHI

Giovedì un romanzo per ragazzi che unisce il fantastico, la storia e la matematica in un crogiuolo davvero interessante.
Silvia ama la vita del collegio, ideale per sopire gli incubi e i ricordi dei bombardamenti. Ma la tranquillità finisce quando Andrea, garzone nel castello di famiglia, le rivela che suo padre, il duca Duino, è scomparso misteriosamente. Per impedire allora che il mani ero venga venduto i due ragazzi, fra intrighi e scambi di persona, di giorno fingono che il duca sia ancora al suo posto; di notte indagano su cosa possa essergli accaduto davvero. Per ritrovare suo padre Silvia dovrà imparare a vedere ciò che all'apparenza è invisibile. In un vortice di colpi di scena, statue animate, draghi parlanti e grandi personaggi del passato, affronterà un percorso straordinario nella Magica Dimensione della Matematica e forse capirà che è inutile rimuovere il passato senza tentare prima di comprenderlo. Età di lettura: da 10 anni.

Andrea Capozucca è docente di matematica e fisica presso il liceo di Recanati.
Attualmente impegnato presso l’università di Urbino con un progetto di ricerca in scienza della complessità, lavora da oltre dieci anni nel campo della divulgazione, del publicengagement e del science outreach.
È, inoltre, cantante e autore.

ANTONIO SGOBBA presenta "? IL PARADOSSO DELL'IGNORANZA DA SOCRATE A GOOGLE"

Mercoledì 13 dicembre alle 18,00

ANTONIO SGOBBA 
presenta
"? IL PARADOSSO DELL'IGNORANZA DA SOCRATE A GOOGLE"
(edizioni Il Saggiatore)

interviene il giornalista
FRANCESCO SATTA

Anche mercoledì rimaniamo su un tema di bruciante attualità, per quanto da un punto di vista differente. "?" è un'indagine sull'infinita possibilità di sfumature che colorano il concetto di «ignoranza» – tra cavalieri che lottano contro gli ignoranti e ignoranti che diventano i signori del mondo – per scoprire il paradosso più antico di sempre.

Chi ha inventato Internet? Google è Dio? Perché le persone non mi vogliono? Cosa mangiano le tartarughe? Perché i gatti hanno paura dei cetrioli? Ridi pure, lettore: queste domande le hai poste proprio tu, e un programma di analisi ora le sta condividendo con il mondo intero.

Mentre pensi di svelare sempre più i segreti del pianeta grazie a qualche rivista scientifica, squaderni i risultati delle ultime elezioni e condividi su Facebook i tuoi aggiornamenti, una mappa satellitare sa perfettamente dove ti trovi, con chi sei, cosa stai facendo, ti fotografa quando all’alba attraversi le strisce pedonali con il tuo pigiama setoso e le buste della spesa in mano. Hai lo sguardo sereno, lettore. Non sai che ti stiamo guardando. Tu sei Prometeo, eroico profanatore del fuoco. Sei il fratello spirituale di Friedrich Nietzsche. Se fossi un personaggio di Game of Thrones saresti il Guardiano della Notte Jon Snow, il paladino che lotta con tutte le s ue forze per fendere la cortina di ignoranza che aleggia sulla sua vita.
Eppure non sai che non sei tu a conoscere il mondo, ma è il mondo a conoscere tutto di te. È il paradosso dell’ignoranza: non sapremo mai cosa esattamente non sappiamo, e sappiamo solamente ciò che pensiamo di sapere.

Antonio Sgobba è un giornalista e lavora in Rai. Dal 2011 al 2016 è stato il responsabile delle pagine culturali di IL, mensile del Sole 24 ore. Ha collaborato con la Lettura del Corriere della Sera, Wired, Pagina 99 e altre testate.

FRANCESCO PIANTONI presenta "PER UN'ETICA DELL'OSPITALITA'"

Martedì 12 dicembre alle 18,00
FRANCESCO PIANTONI
presenta
"PER UN'ETICA DELL'OSPITALITA'"
edizioni Qiqajon

intervengono:
-Don FABRIZIO MANDREOLI
Insegnante della Facoltà Teologica dell'Emilia Romagna
- Prof. MAURIZIO BERGAMASCHI
coordinatore del Corso di Laurea in Servizio all'Università di Bologna

modera:
MAURO SARTI giornalista del Redattore Sociale

Martedì un libro che nasce nell'ambito della comunità di Bose a cui la casa editrice Qiqajon appartiene, e che ci porta a riflettere su come comportarci di fronte allo straniero che chiede soccorso alle nostre frontiere, sollecitandoci a riscoprire le radici culturali dell'ospitalità.

La tradizione greca classica (Omero e le tragedie) e la Bibbia si sono interrogate a lungo su questo tema. Per l’uomo forse è inevitabile trovarsi tra due fuochi: reclamato dalle leggi umane e concrete da un lato e contemporaneamente dalla Legge divina e inappellabile dall’altro. In questo conflitto abbiamo un solo criterio di orientamento: la nostra responsabilità civile ed etica. Scegliere di essere ospitale per l’uomo di oggi significa saper interpretare i fatti del mondo, ma soprattutto saper conoscere se stesso e i meccanismi della propria costruzione identitaria, per recuperare un’esperienza etica capace di aprire le frontiere e schiudere nuovi orizzonti. È benedetto lo straniero perché ci impone di alzare lo sguardo da modelli economici disumani, per impegnarci a immaginare nuovi modi e forme dello stare assieme.

Piantoni Francesco (Padova 1984), laureato in filosofia, lavora da oltre dieci anni in una cooperativa sociale di Bologna nel campo delle migrazioni, dei servizi di prossimità e dell’accoglienza sociale.
Al termine dell'incontro è previsto un aperitivo offerto dalla cooperativa sociale La Piccola Carovana.

SANTO TRIOLO presenta il suo romanzo "UNA NOTA STONATA"

Sabato 9 dicembre dalle 10 alle 12,30

firmacopie in libreria di

SANTO TRIOLO
che presenta il suo romanzo
"UNA NOTA STONATA"
(il giovane Holden edizioni)

Sabato mattina dalle 10 alle 12,30 sarà presente in libreria Santo Triolo, poliziotto, scrittore e sceneggiatore teatrale, che dialogherà coi lettori presentanto a chi lo vorrà il suo più recente romanzo, "Una nota stonata".

Eccone in breve la trama:
Al taciturno e ostinato ispettore Iarach viene affidata, mesi dopo l’efferato omicidio, l’indagine sulla morte del professor Bertoni. Uomo solitario, poco amato, sospetto di avere una predilezione per i ragazzi. Riesaminando gli indizi, l’ispettore si convince di avere scoperto chi è l’assassino, ma come riuscire a provarlo quando il malcostume imperante gli sbarra la strada? Quando impunità e omertà regnano sovrane? Nel silenzio dei suoi pensieri, nel gorgo del s uo monologo interiore il poliziotto ci irretisce in un’appassionante caccia alla prova. Attraverso le strade e le piazze di una torbida Bologna ci conduce alla inaspettata soluzione finale.

Un giallo d’atmosfera, una perfetta ricostruzione di indagine.
Il talento di Santo Triolo sta soprattutto nella sua indomita vocazione a penetrare nel cuore della natura umana, riuscendo a vedere con spietata chiarezza i risvolti più intimi e nascosti degli uomini, a catturare i vizi, istinti segreti e morbosi, a trasformare resoconti di polizia in avventure, non c’è pagina in cui non si avverta, non si intuisca, la vita, con le stagioni, i sapori, gli odori. Sa costruire il clima giusto, l’atmosfera che il lettore non dimenticherà più: piova o tiri vento, o ci sia nebbia, non c’è possibilità che chi legge sia sopraffatto dalla noia o colto dalla distrazione. Triolo lo conduce per mano dove vuole, anzi lo tiene in pugno , sino alla fine.

Santo Triolo, nato in Sicilia, risiede a Bologna.
Fino al 2012 in servizio presso la Squadra Mobile della Questura di Bologna con l'incarico di responsabile operativo di una Squadra Antidroga.
Ha promosso e realizzato la rappresentazione teatrale di "Senza fissa dimora in Centrale", presso Teatro Testoni di Bologna, con interpreti poliziotti e tossicodipendenti. Ha organizzato i convegni "Poliziotti tra emergenze e solidarietà" e "Contro il femminicidio".

CARLO BRACCINI presenta "JIHAD ROMA"

Venerdì 8 dicembre alle 17,00

CARLO BRACCINI
presenta
"JIHAD ROMA"
(Casini editore)

intervengono
ALESSANDRA SELMI e MASSIMO CARPEGNA
Venerdì il romanzo di Carlo Braccini, giornalista di lungo corso, attualmente direttore del canale 148 di Sky Italia "Automoto TV".
Jihad Roma è lo sguardo di uno scrittore di finzione, un romanzo sulla guerra civile che sta squassando il nostro mondo e anche la città che Caput Mundi, per l’autore Carlo Braccini, lo è in tutto. Anche nei sentimenti - il personaggio di Angela è uno di quei “ruoli” femminili che raramente troviamo nei romanzi italiani -, nelle visioni distopiche, come nelle ideologie che stanno strozzando la civiltà.

Carlo Braccini non dice dove sia il bene e il male e nei suoi protagonisti, quattro moschettieri alla deriva, divisi da tutto ma uniti da una determinazione emotiva straordinaria, trova il motore di una guerra sotterranea che solo apparentemente non ha coinvolto (ancora) Roma.
Divise e stereotipi vengono mescolati e traditi, credi religiosi ed emozioni si mixano in una rapsodia politica, sociale, emozionale. Braccini guardando a un futuro prossimo ci mostra il presente, come nelle figure contrapposte e complement ari di Haamid e Amjad, potentissime e umane: a volte la finzione abbatte più muri della politica, la creatività arriva dove nessuno ha il coraggio di andare.

MATTEO STRUKUL presenta "I MEDICI. DECADENZA DI UNA FAMIGLIA"

Mercoledì 6 dicembre alle 18,00

MATTEO STRUKUL
presenta
"I MEDICI. DECADENZA DI UNA FAMIGLIA"
(Newton Compton editore)

interviene MARILU' OLIVA

Mercoledì avremo il piacere di ospitare un vecchio amico, Matteo Strukul, scrittore italiano rivelazione dell'anno che ha scalato le classifiche con la sua serie storica "I Medici", grazie alla quale ha vinto quest'anno il premio Bancarella.
Ci presenta mercoledì prossimo "Decadenza di una famiglia", il quarto e conclusivo romanzo della saga, che nel frattempo è stata tradotta in 11 paesi tenendo incollati alle pagine decine di migliaia di lettori.

In questa ultima parte della saga siamo nella Parigi del diciassettesimo secolo e Maria de’ Medici, da poco sposa di Enrico IV di Borbone, si trova ben presto a fare i conti c on le mire rapaci di Henriette d’Entragues. Con un documento scritto, Enrico stesso ha promesso alla propria favorita di prenderla in moglie, e ora quel foglio è l’arma con la quale ricattarlo. Ma non è l’unica minaccia: un’altra arriva da un gruppo di nobili che cospirano per rovesciare il trono. Avvertendo che le sorti proprie e del re sono sempre più critiche, Maria decide allora di affidarsi a Mathieu Laforge, spia e sicario abilissimo, capace di sventare più di una congiura. Ma la regina non sa ancora che il suo destino sarà segnato dalla lotta costante contro coloro che vogliono la fine del suo regno. Quando Enrico IV di Borbone muore, vittima dell’ennesimo complotto, all’orizzonte si profila, inarrestabile, l’ascesa di un astro di prima grandezza della politica francese: il cardinale di Richelieu. Sarà proprio lui, dopo la morte del re, ad acquisire un potere sempre maggiore, tradendo colei ch e più di chiunque altro ne aveva favorito la fortuna: Maria de’ Medici.

Matteo Strukul è laureato in giurisprudenza e dottore di ricerca in diritto europeo, e ha pubblicato diversi romanzi di successo (La giostra dei fiori spezzati, La ballata di Mila, Regina nera, Cucciolo d’uomo, I Cavalieri del Nord, Il sangue dei baroni). Le sue opere sono in corso di pubblicazione in dieci lingue e opzionate per il cinema. Nel 2016 ha pubblicato con la Newton Compton il primo romanzo della saga sui Medici, Una dinastia al potere, vincitore del Premio Bancarella 2017. Sono seguiti Un uomo al potere e Una regina al potere. Scrive per le pagine culturali del «Venerdì di Repubblica» e vive insieme a sua moglie Silvia fra Padova, Berlino e la Transilvania. Il suo sito internet è www.matteostrukul.com

PAOLO BROGI presenta '68. Ce n'est qu'un début... storie di un mondo in rivolta.

Martedì 5 dicembre alle 18,00

PAOLO BROGI
presenta
'68. Ce n'est qu'un début... storie di un mondo in rivolta.
(Edizioni Imprimatur)

intervengono
BRUNO GIORGINI e FRANCO TRAVAGLINI
Martedì il giornalista Paolo Brogi ci presenta il suo libro sul '68, di cui il prossimo anno si farà di certo un gran parlare, in occasione del cinquantesimo anniversario...
Un anno che ha segnato il mondo intero e che a mezzo secolo di distanza fa ancora parlare di sé, ripercorso in un caleidoscopio di situazioni con la voce dei suoi protagonisti, attraverso una raccolta minuziosa di preziosi frammenti e immagini, con storie inedite e testimonianze di chi c'era.

L’occupazione di Palazzo Campana a Torino, il Vietnam Kongress a Berlino, la Columbia University e i Weathermen negli Stati Uniti, i contadini e gli studenti giapponesi a Narita, i cattolici dell’Isolotto a Firenze e la scuola di Barbiana, il contro-quaresimale a Tr ento, le comuni, il liceo Parini occupato a Milano e il Mamiani a Roma, gli scontri e i ferimenti alla Sapienza, la scoperta che alla Fiat si può scioperare, gli operai di Latina che si ritrovano cantando Azzurro, quelli della Bicocca in lotta contro il cottimo e quelli dell’Henraux che scaricano blocchi di marmo in mezzo alle strade, gli Uccelli di architettura a Roma, i terremotati del Belice caricati dalla polizia, la contestazione al Festival di Venezia, la quattro giorni di Chicago, i roghi umani a Varsavia contro l’imperialismo russo, Valdagno e la statua di Marzotto buttata giù, il Maggio francese, i braccianti ammazzati ad Avola, le manifestazioni in Brasile, la strage di Tlatelolco, la Scala, la Bussola e tanto ancora. Con 250 minibiografie di chi c’era, la cronistoria e un tributo alle vittime del ’68. Con foto di Uliano Lucas, Silvio Pasquarelli e Sergio Gattai.

Paolo Brogi, giornalista, nel ’68 era a Pisa. Ha lavorato a «Reporter», «L’Europeo», «Il Corriere della Sera». Ha un blog, www.brogi.info. Tra le sue ultime pubblicazioni per Imprimatur: Uomini e donne del Sud (2012), Eroi e poveri diavoli della Grande Guerra (2014), Ho avuto un’idea (2015) e Impiccateli! (2016).