LEONARDO VERONESI e GIORGIA PIZZIRANI presentano "NON ABBIAMO TENUTO CONTO DEGLI ZOMBIE"

Sabato 3 febbraio alle 17,00

LEONARDO VERONESI e GIORGIA PIZZIRANI

presentano
"NON ABBIAMO TENUTO CONTO DEGLI ZOMBIE"
(La Carmelina edizioni)

Introduce l’editore FEDERICO FELLONI,
ne parla con gli autori MARCO DONDARINI
con la partecipazione di MAURIZIO GRANO.


"Non abbiamo tenuto conto degli Zombie" nasce dall'incontro tra il musicista Leonardo Veronesi e la scrittrice Giorgia Pizzirani. Partendo dal recente album di Leonardo Veronesi “Non hai tenuto conto degli zombie”, il raccontarsi di Leonardo, vita e carriera artistica, si intreccia con i racconti surreali, ispirati ai testi delle canzoni, che Giorgia crea esplorando sé e gli altri con occhi attenti e indagatori.
Il libro, con la prefazione di Gianluca Morozzi, si completa con i testi integrali dei brani citati nella narrazione e le testimonianze di musicisti e scrittori (Manuel Maverna – Music Map; Marco Dondarini e Davide Dalfiume – Comici di Zelig; Paolo De Grandis – Conduttore radiofonico e scrittore; Stefano Bottoni – Ideatore di Buskers Festival; Patrizia Benetti – Scrittrice noir; Silvia Bottoni – Performer e coreografa).

Il libro è un dialogo a due voci: Leonardo Veronesi ha scritto frammenti di vita e aneddoti che hanno portato alla creazione dei brani da lui composti, e che Giorgia Pizzirani ha scelto per trasformarli in racconti. Idealmente si è partiti dall’album di Veronesi per sviluppare il progetto in ogni direzione possibile e anche il libro come l’album vede al centro il concetto di “Zombie” percepito fuori e dentro di noi. Tutti noi rischiamo di diventare Zombie ogni volta che usiamo male la nostra capacità di comprendere il mondo. Però esiste un antidoto o delle “parole magiche” come la capacità di dire “ho sbagliato”: l’autocritica e la comprensione degli eventi senza utilizzare preconcetti.

Veronesi, alla sua prima prova letteraria, si definisce “una specie di Forrest Gump che seduto sulla panchina della fermata del tram dei desideri racconta se stesso”. In Veronesi autore prevale l’ironia applicata al quotidiano con i suoi continui imprevisti, e si affianca a pensieri più profondi sulla fede, i valori, l’amicizia, la musica, le donne, la famiglia, gli affetti, il lavoro, la vita e la morte.
In parallelo la Pizzirani propone racconti che parlano di normali e diversi, ma ciascuno dei lettori può scegliere chi è; chi tra i personaggi fa parte di uno schieramento e chi dell’altro non è dato saperlo dall’alto.
Un libro interattivo che coinvolgerà anche il lettore fin dalle prime pagine, sia attraverso la richiesta di esperienze simili che saranno raccolte e pubblicate in un “sequel” sia per la possibilità di scaricare gratuitamente per chi acquista il libro la musica di Veronesi dal suo sito con una password che sarà indicata nel libro. Musica creata appositamente per chi leggerà il libro che aiuta a costruire un mondo in cui lasciar entrare le parole e musica tratta dal  suo repertorio live.

Una presentazione originale in cui i comici Marco Dondarini e Maurizio Grano cercheranno di contrastare a modo loro gli “Zombie” descritti da Leonardo Veronesi e Giorgia Pizzirani…

Le biografie:
Giorgia Pizzirani (1984, come l’omonimo libro di Orwell), laurea specialistica in Editoria e giornalismo a Urbino, lavora come scouter e traduttrice. Con le Edizioni La Carmelina ha pubblicato Per miglia e miglia (2015) ed Enikesen – L’uomo oltre la vittoria (2016).

Leonardo Veronesi, cantautore originale che in modo ironico canta un quotidiano che per quanto rientri in uno schema di normalità ha sempre un margine di imprevedibilità. Ha pubblicato vari album tra cui l'ultimo "Non hai tenuto conto degli Zombie", che ha ispirato questo libro, in cui in modo schietto e sincero si racconta e ci racconta la vita, con sottofondo di note intervallate a pensieri.

Marco Dondarini, comico bolognese dal talento innato, è protagonista di Zelig Off.
Monologhista e comico dalla presenza scenica atipica, è attratto da situazioni assurde, da piccole e grandi contraddizioni della società moderna.
Una comicità, la sua, costituita da battute spiazzanti che avidamente cercano stupore, da espressioni a volte timide in altre rabbiose, da ritmi rallentati e inaspettate riprese.

Maurizio Grano veste spesso i panni del famoso playboy della Riviera Romagnola "Romeo Landuzzi", il personaggio che lo ha reso celebre. Comico bolognese d.o.c., ha esordito in trasmissioni televisive prodotte dalle emittenti locali dell'Emilia Romagna, per poi partecipare a programmi nazionali. E' stato premiato come miglior cabarettista alla terza edizione del trofeo "Ciak si ride".

L'ULTIMO LETTORE Incontri a cura di NICOLO' RUBBI

il lunedì alle 17,30, dal 26 febbraio al 9 aprile:

L'ULTIMO LETTORE
un'introduzione alla letteratura spagnola e ispanoamericana, tra prosa e poesia
Incontri a cura di NICOLO' RUBBI


Spesso si ironizza sulla lingua dei nostri cugini più prossimi, ne si scimmiotta la parlata nell’ironica illusione che basti aggiungere una ‘s’ in coda di parola per ricrearne suono e senso. Lo stesso destino siamo soliti riservare ai parenti d’oltreoceano, quelli che abitano il cono Sud della Americhe.
C’è molta vicinanza, certo, di grammatica e di clima, ma anche di luoghi poetici, d’influenze letterarie, di strategie narrative; e molta, moltissima diversità, scaturita da una riflessione su radici proprie e uniche, da tradizioni relig iose e culturali.

Ogni due settimane – il lunedì, presso la libreria IRNERIO UBIK – racconteremo un autore, parleremo del rapporto tra vita e opera, tra pensiero e letteratura, leggendo passi da diverse opere e appoggiandoci a celebri (e meno celebri) testi di commento, nella speranza di offrire tanto una lettura onesta del poeta o del prosatore in questione, quanto di guadagnare alcune tecniche di lettura comparata universali.

IL CALENDARIO:
- lunedì 26 febbraio alle 17,30: JORGE LUIS BORGES
- lunedì 12 marzo alle 17,30: JULIO CORTAZAR
- lunedì 26 marzo alle 17,30: RICARDO PIGLIA
- lunedì 9 aprile alle 17,30: FEDERICO GARCIA LORCA


gli incontri sono tutti gratuiti e a ingresso libero

Nicolò Rubbi
è dottorando di ricerca in letterature comparate presso l’Università degli Studi di Trento, dove si occupa prevalentemente di studi comparatistici in area spagnola e ispanoame ricana.

DANIEL TARNOPOLSKY presenta "BETINA SIN APARECER. Storia intima del caso Tarnopolsky"

Venerdì 9 febbraio alle 18,00

DANIEL TARNOPOLSKY
presenta
"BETINA SIN APARECER. Storia intima del caso Tarnopolsky"
(Qudu edizioni)

Intervengono:
LUCA MOZZACHIODI, critico
FABIO CANTONI, storico
PATRIZIA DUGHERO, editrice.


Saluti di FEDERICA MAZZONI, consigliere comunale

Venerdì ospitiamo in libreria, con emozione, Daniel Tarnopolsky, in Europa per raccontare la sua storia e tenere i riflettori accesi sulla storia di sua sorella e di centinaia di altre persone scomparse in Argentina.
Aveva solo 18 anni quando i militari irruppero nella sua casa a Buenos Aires e portarono via i suoi genitori. Poi sequestrarono sua sorella di 15 anni e sua cognata.
Suo fratello Sergio stava facendo il servizio militare nella ESMA e non riapparve più.
In una notte, quella del 15 giugno 1976, Daniel perse tutta la sua famiglia e si ritrovò solo. Riuscì a scampare all'appuntamento con la morte perchè non era in casa.
In questo libro egli affianca alla sua voce, e a quella della nonna, la voce poetica di sua sorella Betina, in un'ossessiva e commovente ricerca di colei che immagina in un limbo di oblio, non morta ma uccisa nell'animo del suo torturatore.
Oltre ai parenti e agli amici verrà sostenuto da una solida fiducia nella religiosità, attraverso lo studio dell'ebraismo, della musica e del canto che lo portera nno a specializzarsi in psicomotricità e musicoterapia.

Nel 2004 la sua battaglia processuale lo condusse a una vittoria senza precedenti nei confronti dell'ammiraglio Massera, con la conseguente donazione di quanto ottenuto per risarcimento alle Abuelas de Plaza de Mayo.

Non è solo la storia di un esilio strenuo, prima in Cile, poi in Israele e in Francia, fino al "desesilio" in Argentina, quanto una narrazione che apre nuovi confini alla ricerca di memoria, verità e giustizia, contrapponendosi ai temi dell'attuale negazionismo dilagante, attraverso un racconto puntuale di ciò che è stato.

Una narrazione avvincente che ti prende e non ti lascia andare neanche dopo il finale.
Arricchito dalle numerose fotografie dell'archivio dell'autore, il libro è impreziosito in copertina e all'interno dalle immagini di Angela Pryor.
La prefazione è di Vera Vigevani Jarach.


GIORGIA BORAGINI presenta "TIPI DA BAR"

Venerdì 26 gennaio alle 18,00

GIORGIA BORAGINI
presenta
"TIPI DA BAR"
(Prospero editore)
interviene Raffaella Garruccio

Una raccolta di racconti sulla quatidianità.
In Tipi da bar s'intersecano le vite di vari personaggi colti nelle conseguenze estreme e grottesche della quotidianità.
Tutto il mondo è teatro: al bancone di un bar, talvolta reale, talvolta immaginario, si incrociano i destini più strani e spiazzanti.
I personaggi entrano in scena per pochi attimi: lo spazio di un racconto; ma spesso e volentieri tornano alla ribalta per raccogliere più fischi che applausi.

Giorgia Boragini
è nata a Bologna nel 1970. Vive e lavora in quel di Brescia. Laureata in Giurisprudenza per necessità, accanita lettrice per passione, frequenta con impegno discontinuo laboratori di scrittura creativa. Il suo primo romanzo, Il copio ne del delitto (Liberedizioni), si è aggiudicato il secondo posto al concorso "Manerba in Giallo" (2011). Collabora con la rivista letteraria online Inkroci.






Tutto il mondo è teatro: al bancone di un bar, talvolta reale, talvolta immaginario, si incrociano i destini più strani e spiazzanti. I personaggi entrano in scena per pochi attimi: lo spazio di un racconto; ma spesso e volentieri tornano alla ribalta per raccogliere più fischi che applausi.

SILVIA DI GIACOMO presenta "LO STATO DI DIO"

Sabato 20 gennaio alle 17,00

SILVIA DI GIACOMO
presenta
"LO STATO DI DIO"
(Foschi edizioni)

interviene GIANLUCA MOROZZI
Concludiamo la settimana con Silvia Di GIacomo e il suo inquietante romanzo distopico.

È l'undici maggio del 2031 nel Nuovo Stato Pontificio d'Italia. Da tre anni, in seguito a un sanguinoso attentato in cui ha perso la vita il Santo Padre, gli italiani hanno rinunciato alla Repubblica per uno stato confessionale cattolico. Intanto l'Europa brucia sotto sanguinosi attacchi islamisti. I flussi migratori muovono folle di di sperati e bambini profughi si trovano a vivere soli per le strade delle città. Nello stivale il nuovo potere costituito impone le sue leggi e mina le libertà personali. La convivenza è negata, l'omosessualità perseguitata e la libertà di ricerca scientifica annullata. Il divorzio non esiste più e l'aborto è vietato e severamente punito. La donna è relegata al ruolo di procreatrice con l'obbligo per le spose di sottoporsi a test coercitivi di fertilità. In questo contesto un giudice, imprigionato come nemico della giustizia ecclesiastica, riflette sulla nuova condizione del suo Paese mentre la sua compagna ha adibito un vecchio casale ad albergo dell'amore libero. Qui alcune coppie di amanti si nascondono dall'oscurantismo restauratore.

Silvia Di Giacomo vive e lavora come gemmologa a Bologna.
Esordisce nel 2015 con il racconto "Autoritratto all'inferno", pubblicato nell'antologia "Cadute", edita da Fernandel.
Questo è il suo romanzo d'esordio.


MIRELLA SANTAMATO presenta "INIZIAZIONE SEGRETA ALLA FELICITA'"

Venerdì 19 gennaio alle 18,00

MIRELLA SANTAMATO
presenta
"INIZIAZIONE SEGRETA ALLA FELICITA'"
(infinito edizioni)

interviene SERENELLA GATTI LINARES

Venerdì incontriamo nuovamente Mirella Santamato, che avevamo ospitato tempo fa per presentare "Quando Troia era solo una città".
In questo ultimo saggio l'autrice parla delle fiabe, che non sono "roba per bambini", ma hanno al loro interno un nucleo di verità, tanto che possono iniziarci alla felicità!
Attraverso una rilettura originale e innovativa delle più grandi Fiabe della nostra cultura, l’autrice mostra i segreti nascosti di queste storie antiche che hanno sfidato i millenni.
Come mai le narrazioni negative del mondo sono state considerate vere e addirittura sacre (come la Bibbia e i Testi sacri), mentre i racconti positivi, definiti "Fiabe", altrettanto antichi e che affondano le proprie radici all'origine dell'umanità, sono state bollate come racconti semplicistici e infantili e dunque da considerarsi falsi?

Ognuno di noi si scontra quotidianamente con i propri “Lupi Cattivi” o con le proprie “Matrigne malvagie”, ma le fiabe ci insegnano a uscire da questi meccanismi negativi, per potere finalmente incontrare anche Principi Buoni e Fate Madrine. Attraverso potenti metafore, il nostro stesso vivere quotidiano può trasformarsi, grazie alla consapevolezza insita in queste grandi Storie.
Esse sono rimaste indelebili nei secoli perché nascondono il segreto della trasformazione, per aiutarci ad uscire dalle Trappole Invisibili e per insegnarci a vivere "felici e contenti".

Mirella Santamato, scrittrice, poeta e giornalista, ha collaborato per anni con alcuni settimanali e mensili a diffusione nazionale. Ha vinto numerosi premi di poesia, ha partecipato a vari programmi Rai e Mediaset.
Conduce seminari di riequilibrio tra le energie maschili e femminili e di ricerca della felicità. Tiene conferenze ed incontri in tutta Italia.

FRANCESCA CAPELLI incontra le classi della scuola primaria per presentare "IL LETTORE DI PENSIERI"

Giovedì 18 gennaio

FRANCESCA CAPELLI
incontra le classi della scuola primaria per presentare
"IL LETTORE DI PENSIERI"
(Raffaello edizioni)
gli incontri si terranno alle 9,15 e 10,45 (con la scuola primaria Ercolani) e 14,00 (con la Scuola primaria Acri)
... e con chiunque vorrà partecipare!

Giovedì Francesca Capelli affronterà in libreria un tour de force: tre classi della scuola primaria per parlare del suo ultimo libro dedicato nientemeno che ai neuroni specchio!
Non è facile parlare di sistema nervoso, neuroni, neuroni specchio, encefalo, tac…
Lo fa benissimo Francesca Capelli con questo delizioso racconto, condito di ironia e buon gusto, che prende le mosse da una partita di calcio. Nel momento più importante della gara, infatti, il giovane e goffo portiere Mario Bianchi prevede la traiettoria precisa in cui andrà a finire la palla e… para il rigore.
Come ha intuito quel tiro?
Grazie ai neuroni specchio il nostro cervello intuisce i pensieri e le intenzioni altrui. Una delle tante capacità straordinarie della nostra mente.
L'autrice giovedì ne parle rà con tre classi della scuola primaria, in una maratona che, nelle nostre intenzioni e in quelle dell'autrice, vuole seminare curiosità e voglia di leggere e studiare le scienze, che possono essere, se ben raccntate, una grande avventura e un gran divertimento.

Francesca Capelli è nata a Bologna, ma ha vissuto a Madrid, Milano e Firenze prima di approdare a Buenos Aires. È giornalista professionista, specializzata in temi scientifici. Per Raffaello ha pubblicato, in questa collana, il romanzo “Il cacciatore di aria”, che avevamo presentato in libreria nel 2016.

NANDO MAINARDI presenta "L'IMPORTANTE E' ESAGERARE. STORIA DI ENZO JANNACCI"

Mercoledì 17 gennaio alle 18,00

NANDO MAINARDI

presenta
"L'IMPORTANTE E' ESAGERARE. STORIA DI ENZO JANNACCI"
(Vololibero edizioni)

intervengono
GIANNI GHERARDI e TONI VERONAMercoledì, grazie a Nando Mainardi, l'occasione per ricordare il grande Enzo Jannacci,

L’importante è esagerare non è soltanto il titolo di una canzone: è una dichiarazione di guerra, una confessione esistenziale. Di certo Enzo Jannacci - il suo autore e interprete - è stato il cantautore più esagerato della storia della canzone, in grado di unire opposti normalmente inconciliabili: la tristezza e l’allegria, la tragedia e la farsa, la disperazione e la leggerezza. Coerentissimo dal punto di vista poetico, eppure ogni volta in grado di spiazzare e stupire. Popolare, eppure anticonformista e distante dai gusti e dalle preferenze del grande pubblico. Con la sua aria stranita, Jannacci ha saputo cantare come nessun altro gli ultimi della pista: i barboni, i tossici, le puttane, i telegrafisti dal cuore urgente, quelli che aspe ttano il tram, le donne che passano tristi serate in latteria, gli uomini a metà. È apparso sulla scena con la freschezza di un Buster Keaton nato dalle parti di Lambrate e con la genialità di un Gilbert Bécaud appena dimesso dal neurodeliri; se n’è andato con un’ultima, meravigliosa e definitiva interpretazione di El portava i scarp del tennis. Una storia artistica unica e irripetibile, che merita di essere conosciuta ed esplorata.

Nando Mainardi è nato nel 1972 a Fiorenzuola d'Arda (Piacenza), dove risiede. Attualmente lavora nel campo della comunicazione e della formazione. Nel 2012 ha pubblicato il libro Enzo Jannacci. Il genio del contropiede e nel 2014 Ossessione Calcio. Storie di football e nostalgie. Per Vololibero ha pubblicato nel 2016 La magnifica illusione. Giorgio Gaber e gli anni 70. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche e radiofoniche, occupandosi di politica, canzoni e calcio.

Con l'autor e interverranno GIANNI GHERARDI, giornalista, e TONI VERONA, titolare di "Ala Bianca", l'ultima etichetta di Enzo Jannacci.