Martedì 19 giugno alle 18,00
per la rassegna
GLI ECODIALOGHI DI MEGLIOCOSI' - SOLARE QUALITA' URBANA
presentazione di
EFFETTO SERRA, EFFETTO GUERRA
di Gramennos Mastrojeni e Antonello Pasini.
(Chiarelettere edizioni)
Con l'autore ANTONELLO PASINI ne parlano ALESSANDRA TESTONI e ARRIGO PALLOTTI.
per la rassegna
GLI ECODIALOGHI DI MEGLIOCOSI' - SOLARE QUALITA' URBANA
presentazione di
EFFETTO SERRA, EFFETTO GUERRA
di Gramennos Mastrojeni e Antonello Pasini.
(Chiarelettere edizioni)
Con l'autore ANTONELLO PASINI ne parlano ALESSANDRA TESTONI e ARRIGO PALLOTTI.
Modera l'incontro GABRIELE ZANINI.
Vedere il problema dell’immigrazione e dei conflitti dalla parte del clima. Una prospettiva inedita.
Quanto i cambiamenti climatici
influiscono sulle migrazioni e sulle crisi internazionali? Più il
deserto avanza più le ondate migratorie aumentano. Più cresce il
pericolo di guerre.
Un analista diplomatico (Grammenos
Mastrojeni) e un fisico del clima (Antonello Pasini) indicano la strada
per gestire cooperativamente il futuro che ci aspetta e che sarà segnato
dalla rivoluzione climatica già in atto.
Continue ondate migratorie aprono
scenari a cui non eravamo preparati, e paiono il preludio a esodi di
interi popoli. Le aree dove questi sommovimenti si originano hanno tutte
qualcosa in comune: il clima che cambia, il deserto che avanza e che
sottrae terreno alle colture mettendo in ginocchio le economie locali.
Clima e guerre, clima e terrorismo. È
difficile tracciare una precisa concatenazione di cause ed effetti fra
il riscaldamento globale e i singoli eventi che ci hanno traumatizzato
recentemente, ma una cosa è ormai certa: il clima che cambia
contribuisce al disagio e all’aumento della povertà di intere
popolazioni, esposte più facilmente ai richiami del terrorismo e del
fanatismo. In tutto questo, l’Italia è in prima linea: lo sanno bene a
Lampedusa. Per questo un climatologo e un diplomatico – così lontani,
così vicini – hanno preso la penna giungendo alle stesse conclusioni: se
abbandoniamo i più poveri da soli alle prese col cambiamento climatico,
non solo facciamo finta di non capire ciò che ci insegnano la moderna
scienza del clima e
l’analisi geopolitica – che siamo tutti sulla stessa barca e che i problemi sono interconnessi e hanno una dinamica globale –, ma lasciamo anche crescere un bubbone di conflittualità che prima o poi raggiungerà pure noi; i primi migranti del clima lo sanno bene.
l’analisi geopolitica – che siamo tutti sulla stessa barca e che i problemi sono interconnessi e hanno una dinamica globale –, ma lasciamo anche crescere un bubbone di conflittualità che prima o poi raggiungerà pure noi; i primi migranti del clima lo sanno bene.
Prendere coscienza dei rischi di un
clima impazzito può favorire un’operazione di pace, integrazione e
giustizia di portata inedita.
GRAMMENOS MASTROJENI
è un diplomatico italiano. Coordinatore per l’ambiente della Cooperazione allo sviluppo, partecipa ai negoziati internazionali su clima, terre, biodiversità, acqua e oceani. Insegna Ambiente e Geostrategia in vari atenei. Da una ventina d’anni concentra la sua attenzione sui cambiamenti climatici del pianeta. Per Chiarelettere ha pubblicato “L’arca di Noè” (2015, due edizioni).
ANTONELLO PASINI,
fisico climatologo del Cnr e autore di molte pubblicazioni specialistiche, insegna Fisica del clima a Roma Tre e Sostenibilità ambientale - aspetti scientifici all’Università Gregoriana di Roma. Vicepresidente della Società italiana per le scienze del clima, è anche un attivo divulgatore. Ha vinto recentemente il premio nazionale di divulgazione scientifica con il blog “Il Kyoto fisso” per la rivista “Le Scienze”.
ALESSANDRA TESTONI
è esperta di aiuti umanitari e migrazioni nei territori del Sahel-West Africa, Corno d'Africa e Medio Oriente.
ARRIGO PALLOTTI
è del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università di Bologna.
Gabriele Zanini è ricercatore Enea.
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