Paolo Berizzi presenta "L'educazione di un fascista"

al parco della Montagnola
in via Irnerio, 2/4, vicino al chiosco
per la rassegna la Ubik va al parco (con Frida)

 
Giovedì 15 ottobre alle 18,30
Paolo Berizzi
presenta
L'educazione di un fascista

(Feltrinelli editore)

Dialoga con l'autore
Matteo Lepore
modera Giorgia Olivieri
 
Tutti, su un libro di storia, riconoscerebbero la fotografia di un balilla.
Ma davvero i giovani fascisti, le loro divise e i loro simboli appartengono soltanto al passato? Esiste una trasmissione sempre più manifesta di valori, un passaggio tra le generazioni che conserva il culto dell’autoritarismo, della violenza e della morte, l’ossessione razzista e xenofoba, la disciplina militaresca e la pulsione identitaria che già una volta hanno formato un’intera generazione di ragazzi.

Paolo Berizzi si mette sulle tracce di un fenomeno tanto diffuso quanto sottovalutato: il ritorno dell’educazione fascista. Da nord a sud l’Italia è percorsa da una tendenza ormai visibile e capillare, capace di modellare i costumi e la mentalità attraverso potenti suggestioni. C’è una rete di palestre in cui gli sport da combattimento si usano per allevare picchiatori, militanti, “uomini nuovi”. Sono tornate le colonie estive per insegnare l’ordine e l’obbedienza ai bambini. Inquietanti formazioni neofasciste indottrinano i giovani soldati politici per presidiare le curve degli stadi e le scuole, le associazioni e le piazze. Nell’epoca sovranista l’estrema destra è sempre più minacciosa. Sulla nuova educazione fascista che dilaga in Italia non si può più tacere.
 
Paolo Berizzi
è inviato di La Repubblica, dove lavora dal 2000 e firma la rubrica quotidiana “Pietre”. Le sue inchieste sull’estrema destra italiana gli hanno procurato minacce e atti intimidatori da parte di gruppi nazifascisti. Per questo, da febbraio 2019 vive sotto scorta. Ha pubblicato: Il mio piede destro (2005), Morte a 3 euro (2008), Bande Nere (2009), La bamba (2012) e NazItalia. Viaggio in un paese che si è riscoperto fascista (2018).