EDUARDO SAVARESE presenta "LETTERA DI UN OMOSESSUALE ALLA CHIESA DI ROMA"

MERCOLEDI' 21 OTTOBRE ore 18,00

EDUARDO SAVARESE
presenta
"LETTERA DI UN OMOSESSUALE ALLA CHIESA DI ROMA"
(edizioni e/o)

interviene VINCENZO BRANA'

Abbiamo ospitato qualche anno fa Eduardo Savarese per presentare il suo primo romanzo, "Non passare per il sangue".
Ora, dopo "Le inutili vergogne", uscito lo scorso anno e che ha confermato la qualità della sua voce, Savarese abbandona il terreno della pura narrativa e si lancia in un appassionato pamphlet, "Lettera di un omosessuale alla Chiesa di Roma", sempre per le edizioni e/o.
Un libro in cui l'autore affronta un tema che gli sta a cuore e che aveva già anticipato nel romanzo: come conciliare l'omosessualità con il cattolicesimo.
Savarese ci ragiona in termini teorici e politici, ripercorrendo però anche la propria vicenda personale e la sua profonda storia d'amore con il compagno.

Nel bel mezzo del dibattito politico e mediatico sul tema delle nozze gay, e dopo le sentenze della Corte Suprema americana e della Corte Europea dei diritti umani, questo testo appassionato e meditato scompagina le categorie solite e la contrapposizione laici/credenti, militanti LGBT/conservatori, progressisti/tradizionalisti.

Da magistrato, Savarese riconosce l'importanza dei diritti. Ma da cattolico non riesce a essere soddisfatto della dimensione semplicemente laica dell'agognato riconoscimento del diritto al matrimonio da parte di persone dello stesso sesso. La Lettera cerca di ripensare la tradizione, di rifondare le categorie, di interrogarsi profondamente sulla natura dell'amore, anche omosessuale, di prendere di petto il cuore del problema: l'allontanamento dell'uomo da Dio e la bellezza di un ritorno verso Dio per ciò che l'uomo veramente è, gettando finalmente lontano la paura delle insondabili, inclassificabili attitudini della natura umana. Ibridazione di saggio, racconto e testimonianza, la Lettera è un atto d'amore e di fiducia. D'amore verso l'umanità e verso Dio. Di fiducia nella nascita di una rinnovata relazione tra uomo e Dio.

Eduardo Savarese è nato nel 1979. Magistrato e studioso di diritto internazionale, vive a Napoli. Ha pubblicato il racconto "Cicatrici" nella raccolta La città difficile (Ippogrifo 2006), "Ostie consacrate" nella raccolta Fughe e altri racconti (Giulio Perrone 2009), e "Il rumore dei tacchi" nella raccolta Un tappo nelle nuvole e altri racconti (amp 2007), con il quale è stato finalista al premio Arturo Loria 2007. Tiene corsi di scrittura creativa per diversamente abili presso l¹associazione Onlus "A Ruota Libera". Frutto della passione per l'opera e della ricerca identitaria è il saggio dedicato al travestitismo nell'opera lirica contenuto nella raccolta In scena en travesti. Viaggio nel mondo del travestitismo nell'arte (Croce 2009). Nel 2010 è stato finalista al premio Italo Calvino, segnalato dalla giuria con il romanzo L'amore assente, dalla cui rielaborazione è nato Non passare per il sangue (Edizioni E/O 2012). Sempre per E/O ha pubblicato anche Le inutili vergogne. Collabora con Il Foglio e Il Corriere del Mezzogiorno.

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