Giovedì 28 luglio ore 17,30
PAROLA LIBERA
PENSIERO LIBERO
ASHSRAF LIBERO
giornata mondiale a sostegno del poeta ASHRAF FAYAD
Lettura di poesie per la libertà di parola e di pensiero e per sostenere il poeta palestinese Ashraf Fayad
Introduzione di GASSID MOHAMMED
Letture dei poeti:
Daniele Barbieri, Alessandro Brusa, Loredana Magazzeni, Marina Mazzolani, Pina Piccolo, Enea Roversi, Mirella Santamato, Silvia Secco, Domenico Segna, Maria Luisa Vezzali, Claudia Zironi.
Incontro in collaborazione con La Macchina Sognante
Il poeta lotta con il pensiero e con la parola.
Se un poeta viene condannato a morte per le sue parole e i suoi pensieri, questo non significa la morte del poeta, ma del pensiero e della parola.
Ashraf Fayad - il poeta palestinese condannato prima a morte, poi a otto anni di prigione e ottocento frustate in Arabia Saudita - è vittima di un regime che uccide le parole e i pensieri.
È uno dei tanti "Giordano Bruno" del nostro tempo, vittima di un pensiero religioso rigido e intollerante, quale il wahabismo saudita.
Alcune delle accuse a carico del poeta sono davvero da favola, come ad esempio: il ritrovamento d'immagini di donne nel suo cellulare, l'essersi lasciato influenzare dalla filosofia occidentale, l'avere scritto su Twitter frasi come: "Odio gli uomini", "L'egoismo è il signore delle virtù", "La storia è un uomo ipocrita".
E altri capi d'accusa sarebbero stati individuati nella sua poesia, dove dice: "Una bottiglia di vino che sta per finire" e che a detta del Pubblico Ministero elogia l'ubriachezza.
In un altro verso, "Il sole sta a letto perché la sua temperatura è troppo alta", qui, sostengono che derida il sole che è uno dei miracoli di Dio.
Ashraf Fayad è stato accusato di apostasia, diffusione dell'ateismo, di aver proferito blasfemie contro Dio e il suo profeta, e altre accuse, tutte riprese dai testi poetici della raccolta "Le istruzioni all¹interno" che il poeta aveva pubblicato anni prima.
Per tale motivo si è deciso di sostenere Ashraf Fayad dedicandogli una giornata di letture poetiche che si svolgerà il 28 luglio 2016, in diversi paesi del mondo.
Anche Bologna risponde, generosamente, all'appello. La libreria Irnerio Ubik accoglierà i poeti di Bologna che hanno deciso, con gran generosità, di sostenere il loro collega di parola Ashraf Fayad, con le loro voci, i loro pensieri e le loro poesie.
Vi aspettiamo dunque il 28 luglio alle ore 17:30.
Per approfondimento sul caso di Ashraf si rinvia all'articolo su La Macchina Sognante, al seguente link:
http://www.lamacchinasognante.com/la-morte-e-vetro-la-poesia-e-luce/
Ecco un assaggio di poesie di Ashraf Fayad, di cui Gassid Mohammed sta curando una edizione e traduzione italiana, in uscita nel nostro Paese in autunno:
Dissero che un assedio è stato annullato...
che le manette smisero d'incatenare
le tue mani consumate
e che ti avrò incontrato... così dissero.
Perdonami le tue ripetute morti sul mio letto
Perdonami per aver dimenticato l'odore esausto del tuo sudore sulle lenzuola
Non c'è altro amato all'infuori di te... ed io ero fra coloro che disperano.
Una notte vacante
Nello spavento che cala nella mia notte
giacciono tutte le domande sospette
dichiarando che la notte passerà... senza risposte.
Non vi è differenza... tutte le notti sono così,
tutte le notti manovrano le brame del tuono
e la gaiezza di tutte le nuvole rivestite di solitudine.
Tutti i pastori delle stelle si stupiscono che io disprezzi il tempo
e che butti dietro i miei passi
le prossime sbornie notturne.
I locali notturni osservavano le mie inquietudini
e cercavano di evitare schiaffi quasi abituati a sbagliare
il mio volto...
Tale è il mio destino
Il destino che mi interseca con tutti gli sfizi sospetti
tra nuvole e tuoni
e pianeti esiliati...
fingendo di saper precipitare sui granelli di sabbia
al fine di costruire una statua per l'umanità.
Conclusioni
Amare a volte è come rompere il digiuno!
A volte è come una nuova scarpa sportiva
regalata a un bambino disabile
Amare - nella maggior parte dei casi - è una impresa che comporta tante perdite...
per tutte le parti.
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