MARTEDI'19 MAGGIO ore 18,30
Un privilegio: di ritorno da Torino, in Italia per un breve tour promozionale
ALEX WHEATLE
presenta
"TRANQUILLO, FRATELLO!
"(Spartaco edizioni)
Con l'autore intervengono la traduttrice del romanzo Francesca Orlati, l'editore Giovanni Lamanna e la studiosa ed insegnante Paola Ghinelli.
Ilibri delle edizioni Spartaco sono ancora tra quelli - sempre meno - che si possono acquistare a scatola chiusa, potendosi fidare della linea editoriale, che ci ha fatto fare tante belle scoperte.... approfittate di questa occasione.
Per la prima volta in Italia il romanzo di un acclamato scrittore inglese: dalle sue opere sono stati tratti film, radiodrammi e lavori teatrali. «Wheatle ha scritto un trascinante romanzo che non delude», «autentico, brioso e coraggioso» (The Times).
Dalla cella del penitenziario di Pentonville nel quale è recluso, il ventitreenne Dennis Huggins ripercorre a ritroso la storia degli anni della sua adolescenza, anni che lo hanno portato dietro le sbarre: dalle prime ribellioni tra i banchi di scuola alla carriera di piccolo gangster della periferia sud di Londra, dall’amore per una ragazza ai pestaggi e alla necessità assoluta di vendicare la morte dell’amico del cuore.
Il romanzo è un ritratto crudo, senza retorica, ma spesso tenero e ironico, del mondo giovanile nella periferia di una grande metropoli: il protagonista, proveniente da una famiglia di origini giamaicane, deve confrontarsi con un universo di disagio e con un desiderio di risollevarsi che non conosce ostacoli e regole; deve cimentarsi con le difficoltà di relazione con altri gruppi etnici e religiosi; deve rivedere le sue scelte alla luce di un sentimento sincero per una coetanea.
Il reggae e l’hip hop fanno da colonna sonora a un romanzo scritto “con arguzia, vivacità e stile” e che “fa sorridere molto più di quanto faccia piangere. Ma fa anche commuovere: Wheatle mostra che ogni vita, anche quelle relegate ai margini, ha momenti di straordinaria bellezza” (The Book Bag – Five Star Review).
Alex Wheatle, nato a Londra da genitori giamaicani, è autore di numerosi romanzi, alcuni dei quali ambientati a Brixton (periferia sud di Londra) dove è cresciuto. Attualmente rappresenta l’English Pen, svolge la sua attività con workshop e laboratori nelle carceri, tiene corsi di scrittura creativa. Alcuni suoi libri sono adottati nelle scuole inglesi. È molto impegnato nel campo sociale, specialmente nella lotta alle droghe, alla violenza giovanile e alla disoccupazione.
Da quasi tutti i suoi romanzi sono state tratte opere cinematografiche o teatrali, sceneggiati televisivi o radiodrammi.
Francesca Orlati, docente di lingua inglese, ha tradotto dal russo i romanzi “Il primo giorno del resto della mia vita” e “Là non è qua” di Jurij Družnikov per l’editore Barbera e dall’inglese il romanzo “Due giorni alla fine” di Tony Vigorito per lo stesso editore. Fu circa in quello stesso periodo che smisi di avere amici bianchi. Niente a che vedere con questioni razziali. È solo che abbiamo gusti musicali diversi. Alla maggior parte dei bianchi piacciono gli Oasis, i Coldplay e cagate del genere, si sa, musica che non ti richiede di alzarti in piedi e ballare: a loro piace quella stronzata di suonare la chitarra per finta. Noi amiamo l’R&B, l’hip hop e il reggae...
Il nocciolo della questione è che la maggior parte dei fratelli bianchi che conosco non sa ballare, proprio come la maggior parte dei neri che conosco non sa nuotare. Review
• «L’autore descrive nel dettaglio una realtà urbana che potrebbe riguardare chiunque, in qualunque città del mondo» (Courttia Newland, The Guardian)
• «Wheatle è già un autore conosciuto e premiato, ma ora ha fatto un salto di qualità come scrittore di serie A» (Independent)
• «Lo stile della scrittura è duro e terso ed ha quegli elementi della “poesia clandestina” che distinsero i romanzi di Raymond Chandler, elevandoli dal genere giallistico alla letteratura» (Suxy Ketnzer, Glitz Review)
Un privilegio: di ritorno da Torino, in Italia per un breve tour promozionale
ALEX WHEATLE
presenta
"TRANQUILLO, FRATELLO!
"(Spartaco edizioni)
Con l'autore intervengono la traduttrice del romanzo Francesca Orlati, l'editore Giovanni Lamanna e la studiosa ed insegnante Paola Ghinelli.
Ilibri delle edizioni Spartaco sono ancora tra quelli - sempre meno - che si possono acquistare a scatola chiusa, potendosi fidare della linea editoriale, che ci ha fatto fare tante belle scoperte.... approfittate di questa occasione.
Per la prima volta in Italia il romanzo di un acclamato scrittore inglese: dalle sue opere sono stati tratti film, radiodrammi e lavori teatrali. «Wheatle ha scritto un trascinante romanzo che non delude», «autentico, brioso e coraggioso» (The Times).
Dalla cella del penitenziario di Pentonville nel quale è recluso, il ventitreenne Dennis Huggins ripercorre a ritroso la storia degli anni della sua adolescenza, anni che lo hanno portato dietro le sbarre: dalle prime ribellioni tra i banchi di scuola alla carriera di piccolo gangster della periferia sud di Londra, dall’amore per una ragazza ai pestaggi e alla necessità assoluta di vendicare la morte dell’amico del cuore.
Il romanzo è un ritratto crudo, senza retorica, ma spesso tenero e ironico, del mondo giovanile nella periferia di una grande metropoli: il protagonista, proveniente da una famiglia di origini giamaicane, deve confrontarsi con un universo di disagio e con un desiderio di risollevarsi che non conosce ostacoli e regole; deve cimentarsi con le difficoltà di relazione con altri gruppi etnici e religiosi; deve rivedere le sue scelte alla luce di un sentimento sincero per una coetanea.
Il reggae e l’hip hop fanno da colonna sonora a un romanzo scritto “con arguzia, vivacità e stile” e che “fa sorridere molto più di quanto faccia piangere. Ma fa anche commuovere: Wheatle mostra che ogni vita, anche quelle relegate ai margini, ha momenti di straordinaria bellezza” (The Book Bag – Five Star Review).
Alex Wheatle, nato a Londra da genitori giamaicani, è autore di numerosi romanzi, alcuni dei quali ambientati a Brixton (periferia sud di Londra) dove è cresciuto. Attualmente rappresenta l’English Pen, svolge la sua attività con workshop e laboratori nelle carceri, tiene corsi di scrittura creativa. Alcuni suoi libri sono adottati nelle scuole inglesi. È molto impegnato nel campo sociale, specialmente nella lotta alle droghe, alla violenza giovanile e alla disoccupazione.
Da quasi tutti i suoi romanzi sono state tratte opere cinematografiche o teatrali, sceneggiati televisivi o radiodrammi.
Francesca Orlati, docente di lingua inglese, ha tradotto dal russo i romanzi “Il primo giorno del resto della mia vita” e “Là non è qua” di Jurij Družnikov per l’editore Barbera e dall’inglese il romanzo “Due giorni alla fine” di Tony Vigorito per lo stesso editore. Fu circa in quello stesso periodo che smisi di avere amici bianchi. Niente a che vedere con questioni razziali. È solo che abbiamo gusti musicali diversi. Alla maggior parte dei bianchi piacciono gli Oasis, i Coldplay e cagate del genere, si sa, musica che non ti richiede di alzarti in piedi e ballare: a loro piace quella stronzata di suonare la chitarra per finta. Noi amiamo l’R&B, l’hip hop e il reggae...
Il nocciolo della questione è che la maggior parte dei fratelli bianchi che conosco non sa ballare, proprio come la maggior parte dei neri che conosco non sa nuotare. Review
• «L’autore descrive nel dettaglio una realtà urbana che potrebbe riguardare chiunque, in qualunque città del mondo» (Courttia Newland, The Guardian)
• «Wheatle è già un autore conosciuto e premiato, ma ora ha fatto un salto di qualità come scrittore di serie A» (Independent)
• «Lo stile della scrittura è duro e terso ed ha quegli elementi della “poesia clandestina” che distinsero i romanzi di Raymond Chandler, elevandoli dal genere giallistico alla letteratura» (Suxy Ketnzer, Glitz Review)
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