SABATO 29 NOVEMBRE ore 18,00
PRESENTAZIONE DI
"L'IMMAGINAZIONE E IL POTERE. Gli anni Settanta tra fumetto, satira e politica".
A cura di SERGIO ROSSI
(Rizzoli editore)
intervengono
SERGIO ROSSI
VITTORIO GIARDINO
ALBERTO SEBASTIANI
Il 13 giugno 1984 si svolgono a Roma i funerali di Enrico Berlinguer: si chiude definitivamente un'epoca, gli anni Settanta, tra le piu' travagliate della storia d'Italia. Il fumetto e' la forma d’arte che meglio ha saputo raccontare in presa diretta quegli anni drammatici, trasfigurandoli a volte in storie o personaggi surreali che ne mettono alla berlina i vizi e le contraddizioni.
"L'immaginazione e il potere" e' dunque una antologia che raccoglie alcune tra le storie a fumetti piu' significaticative uscite in quegli anni. Undici storie introvabili, realizzate fra il 1969 ed il 1984 da autori come Altan, Staino, Tamburini e molti altri, accomunate dal filo rosso della satira e della politica.
11 storie a fumetti che hanno raccontato gli anni Settanta in presa diretta: dalla guerra del Vetman e il golpe di Pinochet alla morte di Berlinguer, passando per il movimento operaio e quello studentesco, i grandi scandali, la nascita delle televisione commerciale e di Repubblica, il riflusso degli anni Ottanta, la crisi del centrosinistra. La prima storia (di Guido Crepax, sul vietman) e' del 1969, l'ultima (di Staino, sui funerali di Berlinguer) del 1984.
Questo lavoro si propone due scopi principali: il primo e' raccontare gli anni Settanta quale decennio in cui sono nati la societa' e i protagonisti (purtroppo, talvolta) di oggi; il secondo di farlo attraverso queste storie a fumetti che mostrano come il linguaggio del Fumetto sia stato quello che, meglio di altri, ha saputo raccontare la realta' mentre stava accadendo.
La selezione delle storie ha priviligiato sia grandi autori rappresentativi dell'epoca, alcuni dei quali ingiustamente dimenticati (come Calligaro, Chiappori, Lunari, Buzzelli, Tamburini), sia storie che per vari motivi sono rimaste sepolte e dimenticate e che non hanno ancora finito di dire quello che avevano da raccontare, undici storie ritrovate che mostrano anche la forza autoriale dei loro creatori. Due esempi: il racconto metaforico della guerra in Vietnam di Guido Crepax, qui lontano dalla sua amata Valentina (che appare in un cameo), realizzato trasportando quelle vicende in uno scenario seicentesco; la parabola kafkiana della Pratica Ab raccontata da un Vittorio Giardino agli albori della professione di fumettista iniziata l'anno prima nelle pagine del supplemento a fumetti (diretto da Luigi Bernardi) de La citta' futura, la rivista diretta da Ferdinando Adornato e organo della federazione giovani comunisti italiani di cui era presidente Massimo d'Alema.
Queste storie a fumetti hanno saputo cogliere nell'aria del tempo quelle caratteristiche in nuce che poi sarebbero sbocciate negli anni successivi. Qualche esempio: ne "La guerra videologica" (1978), Guido Buzzelli racconta la guerra tra due citta' moderne che si innesca a causa di una partita di calcio e si svolge non sul campo di battaglia ma negli studi televisivi di un Reality show (che all'epoca non esistevano) dove si torturano i prigionieri catturati e il pubblico da casa ne decreta la sentenza. Agli albori della Milano da bere, Daniele Panebarco mostra un Craxi alla guida della nave Italia raffigurata come il Titanic, quasi un presagio purtroppo avverato. Altan descrive lo scandalo Italcasse in cui coinvolto il finanziere Caltagirone anticipando le maschere grottesche di Andreotti e del suo clan poi rappresentate nel film Il Divo. Tamburini e Calligaro raccontano in diretta i movimenti studenteschi il primo, operai il secondo, mostrandone sogni, speranze infrante, delusioni, difetti con la messa in scena dei collettivi, gli slogan, le mode di quelle due esperienze.
Un modo interessante e non molto frequentato per leggere la societa' degli anni Settanta, solitamente oggetto di studi di sociologi e politici e, piu' recentemente, degli storici.
Un'indagine che dimostra in tutta evidenza la lucidita' della satira e del fumetto nel leggere la societa' contemporanea, ma anche una liberta' di espressione che ad oggi pare sempre piu' messa in discussione.
Qualche notizia sul curatore
SERGIO ROSSI
Vive a Bologna. Si occupa da sempre di fumetto come autore e critico. Ha scritto per "La Stampa", "Scuola di Fumetto", "Mucchio selvaggio". Ha diretto dal 1998 al 2005 la rivista "Fumo di China" e le edizioni BD. Ha collaborato con festival nazionali (Umbria, Lucca, Napoli) e con le principali collane di fumetti allegate ai quotidiani ("Diabolik", "Valentina", "Manara – l'opera omnia", "Corto Maltese", "Enciclopedia delle strisce"). Ha pubblicato il romanzo per ragazzi "Scacco matto" e l'antologia sul fumetto erotico italiano "Maledette, vi amerò". Dal 2009 scrive le serie a fumetti Kino e Gaetano per il mensile "Gbaby" (San Paolo). E' tra i fondatori della Biblioteca delle Nuvole di Perugia, dedicata al fumetto.
Frequenta assiduamente la libreria Irnerio.
ALBERTO SEBASTIANI
e' giornalista e critico letterario. Scrive di letteratura e fumetto per "La gazzetta di Parma" e l'edizione bolognese di "Repubblica". Tra le altre cose, ha curato l'antologia "Mica male il tuo libro (Aliberti) ed il piu' recente saggio "Le parole in pugno. Lingua, societa' e culture giovanili in Italia dal dopoguerra a oggi", per Piero Manni.
VITTORIO GIARDINO
e' tra gli autori di fumetto piu' noti in Italia ma soprattutto all'estero, dove la sua produzione e' divenuta un classico.
In questa antologia viene pubblicato "La pratica AB", tra e prime produzioni fatte subito dopo aver abbandonato l'attivita' di ingengere per dedicarsi totalmente alla BD.
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