SABATO 16 OTTOBRE ore 18,00
CATALIN FLORIN MAGGI
presenta
"ULTIME LETTERE DI ROMULUS LETIZIA"
(Fernandel edizioni)
interviene SERGIO ROTINO
"LE ULTIME LETTERE DI ROMULUS LETIZIA" è un curioso romanzo epistolare, che si riallaccia esplicitamente alle "Ultime lettere di Jacopo Ortis" di foscoliana memoria.
Il giovane rumeno Romulus Letizia, impiegato in una ditta di autotrasporti di Timisoara, è intenzionato ad emigrare entro breve in Italia. Anche per Letizia, come per Jacopo Ortis, la situazione politica del proprio paese è diventata insostenibile: la Romania è infatti governata dal leader demagogo Silvio Berlusconescu, di cui Romulus è fiero oppositore.
Comincia dunque a scrivere una serie di lettere ai politici italiani, raccontando le difficili condizioni in cui versa il suo Paese. Dalla descrizione di una Romania qualunquista e corrotta emerge un ritratto crudo - a volte disperante - dell'attuale classe politica Italiana.
Il romanzo che ci propone sabato Catalin Florin Maggi è una satira ironica ma molto amara di ciò che è l'Italia di oggi: un Paese con sessantanove parlamentari indagati e ventinove - come le lettere di Romulus Letizia! - "iniquamente bollati da una sentenza delle toghe rosse"; un Paese in cui il valore della famiglia è al primo posto, visto quanti parlamentari hanno fra i colleghi figli o coniugi; in cui, fa notare ironicamente l'autore, ci si distingue per il senso dell'accoglienza, dopo che, tanto per fare un esempio, 130.000 italiani emigrarono in Romania nella prima parte del Novecento, in massima part veneti e friulani.
Le lettere di Romulus sono all'indirizzo di parlamentari, ma sarebbe troppo comodo sedersi accanto a lui a giudicare chi ci governa: il messaggio più duro e doloroso di questo romanzo è verso la disperante acquiescenza con cui vengono oramai accolte le imprese dei politici, regalandoci una lettura da cui si esce divertiti, ma con le ossa rotte per il disagio.
Una scossa di cui forse abbiamo bisogno per non rassegnarci al qualunquismo che ci circonda.
CATALIN FLORIN MAGGI è nato nel 1974 a Timisoara, in Romania, ma vive in Romagna da molti anni. E' laureato in giurisprudenza, ed ha pubblicato con Eumeswil il romanzo "Alla Frutta".
“Frattanto noi chiamiamo pomposamente virtù tutte quelle azioni che giovano alla sicurezza di chi comanda, e alla paura di chi serve. I governi impongono giustizia: ma potrebbero eglino imporla se per regnare non l’avessero prima violata? Chi ha derubato per ambizione le intere provincia, manda solennemente alle forche chi per fame invola del pane. Onde quando la forza ha rotti tutti gli altrui diritti, per serbarli poscia a sé stessa inganna i mortali con le apparenze del giusto, finché un’altra forza non la distrugga. Eccoti il mondo, e gli uomini.”
Ugo Foscolo, Ultime lettere di Jacopo Ortis
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