MARTEDI' 10 MAGGIO ore 17,00
ILARIA CHIA presenta
"ME LO HA CHIESTO LA CITTA'.
ANNA MARIA CANCELLIERI, L'ESPERIENZA BOLOGNA"
(Edizioni Minerva)
intervengono:
PAOLO FRANCIA, giornalista
MILENA NALDI, candidata per il quartiere San Vitale
ILARIA GIORGETTI, candidata per il quartiere Santo Stefano
Sta per finire l'anno e mezzo di commissariamento del Comune di Bologna,  un fatto di enorme gravità che vede pochissimi precedenti in Italia,  per lo più per comuni sciolti per vicende di mafia.
A Bologna nel febbraio 2010 il commissariamento è arrivato in seguito  alle note dimissioni del sindaco Flavio Delbono per le vicende legate  all'utilizzo a fini personali di soldi pubblici. Per qualche tempo si sperò che si potesse tornare alle urne in tempi  brevi, poi da Roma arrivò la ferale notizia del commissariamento.
Uno smacco che ha segnato profondamente la città, fino ad allora simbolo  del buon governo e delle capacità amministrative della sinistra.
A Bologna inizia dunque la stagione di Anna Maria Cancellieri, prefetto  di lunga esperienza preceduta da fama di persona dalle grandi capacità  di mediazione. La figura del commissario compendia i poteri spettanti a Sindaco, Giunta  e Consiglio Comunale. Occorre grande equilibrio per  prendere decisioni  che non abbiano effetti troppo profondi sul lungo periodo - che è  giusto siano presi da un sindaco democraticamente eletto -  senza  tuttavia lasciare la città nell'inerzia, a maggior ragione nell'attuale  congiuntura economica.
Oramai il tempo del suo mandato è scaduto, ed è dunque possibile  stabilire se ad Anna Maria Cancellieri questo equilibrismo sia riuscito,  e fino a che punto.
Si è sicuramente dedicata al compito assegnatole con generosità,   riuscendo ad essere per i bolognesi figura nota da subito,  distinguendosi poi per il suo pragmatismo e la credibilità che si è  conquistata con modi diretti e franchi. Aspetti che sono piaciuti  a  molti, tanto che una sua candidatura come Sindaco è rimasta in forse  fino a pochissimo tempo fa, ed avrebbe trovato non pochi favori.
Tuttavia da parte di molti si sono sollevati dubbi sull'opportunità di  alcune sue scelte che hanno avuto un impatto forte sulla vita di  Bologna, come l'aumento delle tariffe per le spese scolastiche e per la  sosta, che, al di là della realtà funesta delle casse comunali,  presuppongono scelte che sono eminentemente politiche, e che dunque  potevano essere lasciate ad un sindaco eletto dalla maggioranza dei  bolognesi.
Un bilancio del suo operato, condotto con l'aiuto di giornalisti e  candidate alle prossime amministrative per i quartieri, dunque persone  che si spenderanno in prima persona, se elette, per la Bologna che ci  attende.
Un modo per riflettere sul nostro essere cittadini e sulla città che  vorremo disegnare grazie alle scelte che potremo fare nelle elezioni  della prossima settimana.


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