DOMIZIANO PONTONE presenta "L'EDUCAZIONE CINEMATOGRAFICA"

Sabato 20 febbraio ore 17,00

DOMIZIANO PONTONE
presenta
"L'EDUCAZIONE CINEMATOGRAFICA"
(Tullio Pironti editore)

interviene MARCO VERGA

Dice Marco Malvaldi nella prefazione del saggio di Domiziano Pontone:
"Tutti siamo in grado di guardare un film: e questa cosa, invece di spingerci a considerare il cinema un potentissimo mezzo per comunicare delle idee, ci porta a sottovalutarlo.
Se lo possono capire tutti, siamo portati a pensare, non è cultura».

Il cinema fu definito "settima arte" quand'era da poco maggiorenne.
Tuttavia, se si tratta di arte, come l'Arte in sé è oggetto di studio nelle scuole, tanto quanto la Letteratura e la Musica, non si capisce per quale motivo non si dovrebbe dedicare un minimo di spazio anche a quest'ultima sorella minore che ha saputo conglobare tutte le precedenti, in alcuni casi sublimandole mediante opere di spessore assoluto.
In attesa che qualche Ministro dell'Istruzione ci ragioni su, specie tenendo presente quanto il cinema abbia peso nell'orientamento culturale e sociale odierno, questo piccolo libro tenta di dare una sventagliata non cattedratica sul cinema, quel misterioso coacervo di capacità umane che s'incarna nella stessa densità materica del sogno.
Una cosa è certa: se è assai difficile incontrare qualcuno che non sia mai andato al cinema, probabilmente è del tutto impossibile trovare qualcuno che non abbia mai visto ­ tout court ­ un film. Dunque, la settima arte è arcinota e piace.

Questo libro desidera pertanto essere anzitutto divulgativo e dare - insieme a qualche strumento e a molte curiosità - alcune possibili chiavi di lettura a coloro i quali vorrebbero "saperne di più", senza per questo voler divenire oltranzisti della semiotica cinematografica.
Il tutto tenendo presente quanto possa nascondere insidie mettere su carta qualcosa che peraltro appartiene alla celluloide, se consideriamo quanto sia vero l'icastico pensiero dello studioso francese Christian Metz: «Il cinema è difficile da spiegare perché è facile da capire».

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