DANIEL TARNOPOLSKY presenta "BETINA SIN APARECER. Storia intima del caso Tarnopolsky"

Venerdì 9 febbraio alle 18,00

DANIEL TARNOPOLSKY
presenta
"BETINA SIN APARECER. Storia intima del caso Tarnopolsky"
(Qudu edizioni)

Intervengono:
LUCA MOZZACHIODI, critico
FABIO CANTONI, storico
PATRIZIA DUGHERO, editrice.


Saluti di FEDERICA MAZZONI, consigliere comunale

Venerdì ospitiamo in libreria, con emozione, Daniel Tarnopolsky, in Europa per raccontare la sua storia e tenere i riflettori accesi sulla storia di sua sorella e di centinaia di altre persone scomparse in Argentina.
Aveva solo 18 anni quando i militari irruppero nella sua casa a Buenos Aires e portarono via i suoi genitori. Poi sequestrarono sua sorella di 15 anni e sua cognata.
Suo fratello Sergio stava facendo il servizio militare nella ESMA e non riapparve più.
In una notte, quella del 15 giugno 1976, Daniel perse tutta la sua famiglia e si ritrovò solo. Riuscì a scampare all'appuntamento con la morte perchè non era in casa.
In questo libro egli affianca alla sua voce, e a quella della nonna, la voce poetica di sua sorella Betina, in un'ossessiva e commovente ricerca di colei che immagina in un limbo di oblio, non morta ma uccisa nell'animo del suo torturatore.
Oltre ai parenti e agli amici verrà sostenuto da una solida fiducia nella religiosità, attraverso lo studio dell'ebraismo, della musica e del canto che lo portera nno a specializzarsi in psicomotricità e musicoterapia.

Nel 2004 la sua battaglia processuale lo condusse a una vittoria senza precedenti nei confronti dell'ammiraglio Massera, con la conseguente donazione di quanto ottenuto per risarcimento alle Abuelas de Plaza de Mayo.

Non è solo la storia di un esilio strenuo, prima in Cile, poi in Israele e in Francia, fino al "desesilio" in Argentina, quanto una narrazione che apre nuovi confini alla ricerca di memoria, verità e giustizia, contrapponendosi ai temi dell'attuale negazionismo dilagante, attraverso un racconto puntuale di ciò che è stato.

Una narrazione avvincente che ti prende e non ti lascia andare neanche dopo il finale.
Arricchito dalle numerose fotografie dell'archivio dell'autore, il libro è impreziosito in copertina e all'interno dalle immagini di Angela Pryor.
La prefazione è di Vera Vigevani Jarach.


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