GIUSEPPE SCANDURRA presenta "BOLOGNA CHE CAMBIA. Quattro studi etnografici su una città"

Lunedì 12 gennaio alle 17,00

GIUSEPPE SCANDURRA
presenta
"BOLOGNA CHE CAMBIA. Quattro studi etnografici su una città"
(edizioni Junior)

interviene MATILDE CALLARI GALLI
coordina BRUNO RICCIO
Lunedì 12 verrà presentato l'interessante saggio di Giuseppe Scandurra, "Bologna che cambia", frutto di dieci anni di ricerca su Bologna, città in cui l’autore vive dal 2004 facendo coincidere la sua vita quotidiana urbana con la sua pratica etnografica.
Al centro del libro c’è una città e soprattutto cosa questa rappresenta per i suoi abitanti. Una questione interessante per lo stesso autore che bolognese non è e che si chiede, a distanza di più di dieci anni, se lo diventerà mai. Oggetto di questi scritti è il rapporto con la città di Bologna di un gruppo di persone senza fissa dimora che dormono alla Bolognina (2004-2 006); le pratiche di vita quotidiana di un gruppo di ragazzi di origine straniera che si allenano in una palestra di boxe nella prima periferia bolognese (2007-2010); lo spazio pubblico di Piazza Verdi, ovvero il centro storico della città (2008-2011); un gruppo di ultras del Bologna calcio, i loro immaginari e i loro bisogni (2012-2015). I quattro saggi qui raccolti, in parte inediti, in parte ripensati e riscritti rispetto alla loro versione originale, sono utili all’autore per comporre un unico grande mosaico al fine di rispondere a una domanda che risposte, da un punto di vista scientifico, probabilmente non ha: “Che cosa è Bologna?”

GIUSEPPE SCANDURRA
Insegna antropologia culturale e della comunicazione presso il dipartimento di studi umanistici dell’università di Ferrara. È il direttore del Laboratorio di studi urbani dell’università di Ferrara e fa parte del
gruppo di studio transdisciplinare Tracce u rbane; è inoltre membro del Comitato scientifico dell'Istituto Gramsci Emilia-Romagna.

BRUNO RICCIO è Professore Associato di Antropologia culturale e coordinatore scientifico del centro di ricerca MODI (MObilità Diversità Inclusione sociale) presso il Dipartimento di Scienze dell'Educazione dell'Università degli studi di Bologna dove insegna Antropologia culturale e Antropologia dei processi migratori. E' co-fondatore della Società Italiana di Antropologia Applicata (SIAA), e direttore della sezione Antropologia culturale della collana Interculture (casa editrice Junior).

MATILDE CALLARI GALLI è un'antropologa.
Ha insegnato antropologia culturale alla facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Bologna.
È stata senatrice della circoscrizione Bologna II per il Partito Comunista Italiano nella X legislatura, dal 1987 al 1992; per tre anni è stata nel comitato direttivo del Gruppo Comunista del Senato.
È socia dell'Associazione Italiana per le Scienze Etno-Antropologiche.
Ha coordinato il progetto di ricerca Mappe Urbane, promosso dall'associazione "Mappe Urbane". ricerca che indaga, attraverso uno sguardo transdiciplinare, i temi dello spazio urbano e in particolare le trasformazioni fisiche, architettonico-urbanistiche, politiche, socio-culturali del territorio comunale bolognese e non solo. Risultato della ricerca è stata, tra le altre cose, la creazione di un geoblog sulla percezione che gli abitanti hanno del proprio territorio dal titolo "Percorsi emotivi"
Ha anche coordinato il progetto di ricerca Nuove povertà, vecchie povertà, promosso dall'Istituto Gramsci-Emilia-Romagna, Gruppo di ricerca che indaga la formazione di nuove povertà nel contesto bolognese e a livello nazionale.

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