Titti Mercuri presenta La vita insegna e io prendo disappunti (memorie di una Pazza)

Mercoledì 9 gennaio alle 18,00

Titti Mercuri
presenta
La vita insegna e io prendo disappunti
(memorie di una Pazza)

- Rubbettino editore -

interviene Roberto Uberti

Se è vero che il vino buono sta nelle botti piccole, è altrettanto vero che molta saggezza sta in poche parole: è ciò che accade nell’antica arte degli aforismi, di cui Cristina “Titti” Mercuri, al secolo @sonopazzaio o La Pazza, è una vestale di sicuro e brioso talento. Nella raccolta che presentiamo mercoledì trovano posto i calembour, le arguzie, i pinnacoli verbali di Titti, in un intreccio sorprendente di idee, riflessioni e perline di saggezza: giusto per non dimenticare che, in fondo, anche la vita sta in una botte piccola. O in botte di fortuna.
In La vita insegna e prendo disappunti si passa dal “medium” di Twitter, dove le frasi compaiono in una timeline (mordi e fuggi) e si intrecciano con retweet e menzioni di altri tweet, al “medium” del libro, dove le frasi sono fissate per sempre sulla pagina e si ricombinano e prendono un senso nuovo nella successione dei capitoli (in questo caso cinque), creando una specie di filo narrativo (e anche dialogico) in cui La Pazza racconta se stessa, insegnandoci che “se qualcosa non quadra, dipende da cosa cerchi”.

Ciò che pervade questo libro è senz'altro un uso sapiente del linguaggio (nella sua combinazione di significato e significante) attraverso cui l'autrice inventa e crea calembour, arguzie, nonsense e artefatti verbali che ci permettono di ritrovare la libertà e il piacere di giocare con le parole alla ricerca di un senso e una verità nuova, al di là della logica e degli abituali e logori schemi della nostra realtà.

A fine lettura, tra un sorriso e l’altro, il lettore scopre di aver guardato il mondo da una finestra sorprendente (quella finestra che uno scopre all’improvviso e gli sembra di guardare tutto quanto da una prospettiva insolita e straordinaria), e in questo percorso illogico (dove gli appunti si fanno “disappunti”) scopre una diversa logica delle cose, capace di generare nuove domande, ma anche nuove risposte.

Cristina “Titti” Mercuri,
imprenditrice con il gusto per i calembour, giocando dice sempre cose serissime. Ventriloqua di se stessa, fa parlare e sparlare il suo alter ego, “la Pazza” (@sonopazzaio su twitter). Nel 2016 ha ricevuto la Menzione d’onore al Premio Internazionale “Torino in Sintesi”, organizzato dall’Aipla – Associazione Italiana per l’Aforisma – presieduta dalla scrittrice e giornalista Anna Antolisei.

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