Sabato prossimo (30 gennaio) alle 17.00 presso la Sala del Comune Casa dell'Angelo in via San Mamolo 24 presentazione del volume "Napoli", con fotografie del fotoreporter Riccardo Carbone, che fu per la città partenopea quello che Breveglieri significò per Bologna.
Il libro è curato da:
Gilberto Veronesi - Associazione culturale FOTOviva, Associazione U.F.O. Unione Fotografi Organizzati, AIRF Associazione, Italiana Reporters Fotografi.
Le immagini di Riccardo Carbone, le sue istantanee, fermo immagine della
vita a tutto tondo, scandiscono i battiti del cuore, le pulsioni e le passioni, i tormenti e gli eccessi di un popolo che ha saputo vivere con fierezza il suo tempo diventandone interprete esemplare.
Un Novecento, immortalato in bianco e nero, spesso costellato di tragedie e a volte di incontenibili gioie che bene si leggono negli sguardi di quella gente, a volte smarrita, a volte tremendamente sgomenta, ma mai priva di quella dignità e consapevolezza di esistere che la contraddistingue.
Nella sua professione di fotoreporter Carbone ha documentato, attraverso le varie fasi politiche che hanno caratterizzato la storia del Novecento - dal fascismo allo scoppio della seconda guerra Mondiale, dalla ricostruzione postbellica al boom economico degli anni 50 e 60 - i principali avvenimenti cittadini:
le cerimonie e le manifestazioni, le ricchezze artistiche della regione e i grandi mutamenti urbanistici architettonici e del paesaggio, la vita quotidiana con gli antichi mestieri, il mondo della scuola e del lavoro, i luoghi di aggregazione sociale, lo sport, la canzone napoletana.
Si tratta di una ricchissima, e in massima parte ancora inesplorata fonte iconografica per la ricostruzione della storia non solo di Napoli ma dell'intero paese.
Riccardo Carbone nacque a Napoli il 17 aprile 1897. Frequentò l'università fino al terzo anno di chimica. Nei primi anni venti iniziò a dedicarsi alla fotografia a livello amatoriale. Nella seconda metà degli anni 20 iniziò la sua collaborazione con il direttore del quotidiano di Napoli "Il Mattino" Eduardo Scarfoglio, del quale era amico di famiglia e che convinse a dare maggior spazio alle immagini come documentazione giornalistica. Divenne fotoreporter del quotidiano, tra i primi accreditato a Napoli come giornalista, con un¹attività ininterrotta fino al 1970. Morì a Napoli nel 1973. Il fondo documenta la più che trentennale collaborazione tra il fotografo ed il quotidiano "Il Mattino" di Napoli.
Alla serata organizzata dall'Associazione culturale "Reginella" che raccoglie i napoletani di Bologna, interverranno tra gli altri, l'onorevole Gennaro Malgieri, giornalista, Carlo Ripa di Meana e la moglie Marina, e il chitarrista Gianfranco Tarsitano, autore che ha focalizzato la sua attenzione sulla canzone napoletana, dalle origini ai nostri giorni, rivisitando e personalizzando lo stile della antica posteggia. Dall'anno 2000 collabora con " I Mandolinisti Bolognesi", formazione storica della città, sia come chitarrista del gruppo che come cantante.
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