MARTEDI' 20 MAGGIO ore 18,00
CHANDRA LIVIA CANDIANI
presenta la raccolta poetica
"LA BAMBINA PUGILE
ovvero
LA PRECISIONE DELL'AMORE"
(Einaudi editore)
 
interviene il giornalista PIERFRANCESCO PACODA
«L'universo non ha un centro,
ma per abbracciarsi si fa cosí:
ci si avvicina lentamente
eppure senza motivo apparente,
poi allargando le braccia,
si mostra il disarmo delle ali,
e infine si svanisce,
insieme,
nello spazio di carità
tra te
e l'altro».
Le poesie di Chandra Livia Candiani si rivolgono spesso a un tu 
variabile, che di volta in volta si riferisce a persone presenti o 
assenti, prossime o lontane nello spazio e nel tempo, o ancora: comunità
 in potenziale ascolto, entità non individuabili, la morte, parti 
dell'io poetante («Io ti converto in fame | mio silenzio»).
Ma questo tu assomiglia molto a un noi creaturale che accomuna dèi, 
uomini e cose in una sorta di fratellanza universale in cui l'insistenza
 pronominale funge piú da invocazione che da individuazione. O da 
«istruzioni per l'uso», come nella splendida Mappa per l'ascolto 
(«Dunque, per ascoltare | avvicina all'orecchio | la conchiglia della 
mano») o la corrispondente Mappa per pregare.
Della stessa serie «pedagogica» è la strofa di «istruzioni per 
abbracciarsi» che abbiamo messo in copertina. Chi parla, in questi casi,
 è una voce sapiente ma non saccente, un soffio leggero con la forza di 
un vento impetuoso: il risultato di una efficacissima miscela di 
linguaggio quotidiano e metafore evocative, colloquialità e schemi 
anaforici sacrali.
Nel libro ci sono anche poesie sulla parte infantile di sé (secondo lo 
schema io-tu-noi-tutti) da coltivare o recuperare, poesie sul silenzio, 
sul desiderio; bellissime quelle sul lutto, declinate in varie fasi 
della raccolta, che sembrano contenere il massimo di precisione proprio 
quando i rapporti tra presenze e assenze sembrerebbero entrare nelle 
zone della vaghezza e dell'oscurità.
Le tre sezioni della raccolta sono come abbracciate fra loro, con poesie
 che sembrano uscire da una sezione per abitarne un'altra: un segno nel 
libro che ben rappresenta quel rapporto fra distinzione e unità che la 
poetessa indica anche fuori dal libro.
Chandra Livia Candiani è nata a Milano nel 1952. È traduttrice di testi 
buddhisti e tiene corsi di meditazione. Ha pubblicato le raccolte di 
poesie "Io con vestito leggero" (Campanotto 2005), "La nave di nebbia. 
Ninnananne per il mondo" (La biblioteca di Vivarium 2005), "La porta" 
(La biblioteca di Vivarium 2006), "Bevendo il tè con i morti" 
(Viennepierre 2007). È presente nell'antologia Nuovi poeti italiani 6 
curata da Giovanna Rosadini (Einaudi 2012).

No comments:
Post a Comment