Valerio Evangelisti presenta Il fantasma di Eymerich e Alberto Sebastiani presenta Nicolas Eymerich. Il lettore e l'immaginario in Valerio Evangelisti

Sabato 15 dicembre alle 12,30

Scrivere Eymerich, leggere Eymerich

Valerio Evangelisti presenta Il fantasma di Eymerich (Mondadori) e Alberto Sebastiani presenta Nicolas Eymerich. Il lettore e l'immaginario in Valerio Evangelisti (Odoya)

interviene Jadel Andreetto
in collaborazione con l'associazione i 94 Savena

L'occasione era troppo ghiotta, e ne abbiamo approfittato.
Sono usciti quasi contemporaneamente Il fantasma di Eymerich, ultimo del ciclo ideato da Valerio Evangelisti dedicato all'inquisitore Nicolas Eymerich, e un saggio sul suo lavoro scritto da Alberto Sebastiani, Nicolas Eymerich, Il lettore e l'immaginrio in Valerio Evangelisti.
Li abbiamo invitati per parlarsi a quattr'occhi, presentando il proprio lavoro coordinati da Jadel Andreetto... un incontro da non perdere.


Con Il Fantasma di Eymerich, nuovo capitolo della saga, ripresa nel 2017 con Eymerich risorge, Valerio Evangelisti regala un’altra straordinaria avventura all’inquisitore amato dai lettori di tutto il mondo, e si conferma un autentico fuoriclasse del romanzo fantastico.

1378. Evaso dalla prigione in cui il re d’Aragona lo aveva fatto rinchiudere, Eymerich raggiunge Roma, dove papa Gregorio XI ha trasferito la sede pontificia. Gregorio sta morendo, e attorno a lui inizia la contesa che condurrà al Grande Scisma d’Occidente. L’inquisitore si accorge che le risse tra cardinali nascondono dell’altro: un culto pagano bizzarro e dimenticato è risorto dall’oblio e ha contagiato l’alto clero. Solo la proverbiale spietatezza di Eymerich, alle prese con un fantasma che gli è identico, saprà averne ragione.In un’epoca più prossima alla nostra, ma futura, la repubblica di Catalogna è l’unico Stato europeo che si è mantenuto neutrale in un conflitto mondiale devastante. Vi trova rifugio lo scienziato Marcus Frullifer, portatore di teorie capaci di sconvolgere la fisica e la nozione di tempo. Solo che la Catalogna non è lo Stato perfetto che lui crede. Ciò non gli impedisce di costruire l’astronave Malpertuis, mossa da forze psichiche, che appare in Nicolas Eymerich, inquisitore, il primo romanzo del ciclo.

In un futuro lontanissimo, l’umanità si sta evolvendo in qualcosa d’altro. Si muove oltre i limiti fisici conosciuti nel passato, e si trova a ridosso del Punto Omega, l’estremo dell’universo teorizzato dal gesuita Teilhard de Chardin e da alcuni scienziati moderni. Un misterioso Magister, di leggendaria memoria, regola l’ultimo sospiro del genere umano. Ma sarà davvero l’ultimo, in un cosmo spiraliforme?

Il fantasma di Eymerich è il tredicesimo romanzo del ciclo dedicato all’inquisitore domenicano uscito dalla penna di Valerio Evangelisti. Anche ammesso non sia, come probabile, l’ultimo della serie, siamo giunti al punto in cui l’opera di Evangelisti può essere valutata nel complesso e inserita nell’alveo delle grandi narrazioni popolari italiane. Si assume volenterosamente il compito di tentare questa operazione un grande estimatore del suo lavoro: Alberto Sebastiani, conosciuto tra l'altro come firma di Robinson.

La tesi di questo libro di narratologia è molto semplice: tutta l’opera di Evangelisti è coesa, omogenea e ricchissima di rimandi, in pratica un unico grande romanzo. Non solo. Sebastiani ci conduce attraverso le miriadi di avventure narrate da Evangelisti ⎼ ciclo di Eymerich, ciclo Messicano, ciclo del Metallo, ciclo dei Pirati, ciclo Americano e trilogia del Sole dell’avvenire e testi spuri ⎼ ricomponendo il grande mosaico del loro senso complessivo. La storia e la fantascienza rappresentano un campo di battaglia nell’ambito della produzione di immaginario romanzesco. Rinarrare il passato e prospettare il futuro divengono così atti politici più che eminentemente estetici, modalità di riappropriazione.
È anche in quest’ottica che emerge il più importante dei cicli della narrazione: la saga dell’inquisitore Eymerich. Sebastiani dipana meticolosamente i livelli della narrazione all’interno delle opere che vanno da Nicolas Eymerich, inquisitore al sopracitato Il fantasma di Eymerich (che ha letto in anteprima), ne approfondisce le fonti, indica le numerosissime influenze ⎼ con rimandi esplicitati da un singolo nome, roba da far impazzire il fandom ⎼ descrive i personaggi principali tramite l’incidenza di alcuni aggettivi e attività e infine spiega perché un inquisitore che si è meritato il nomignolo di “San Malvagio” è destinato a far innamorare il lettore. Non per niente gli aficionados della saga sono una comunità attiva e numerosa…

Per parafrasare uno dei titoli dei libri di Valerio Evangelisti, Sebastiani tratta l'Opera evangelistiana come One Big Novel e la inserisce a pieno titolo all’interno della storia del romanzo popolare, che sia fantascientifico, storico, western o “di avventura”. Un intelligente e affascinante tributo al Salgari del nostro tempo.





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