"NON FARE LA COSA GIUSTA" di ALESSANDRO BERSELLI

SABATO 20 NOVEMBRE ore 18,30

ALESSANDRO BERSELLI presenta
"NON FARE LA COSA GIUSTA" (perdisapop)
intervengono ALFREDO COLITTO e GIANFRANCO NEROZZI, letture di GIUSEPPE VIROLI

ALESSANDRO BERSELLI presenta "NON FARE LA COSA GIUSTA" affiancato da due angeli custodi di tutto rispetto: Alfredo Colitto e Gianfranco Nerozzi.
Dopo "Cattivo", in cui Berselli scandagliava il mondo adolescenziale, questa volta punta il dito sui loro genitori, sui quarantenni di oggi. E lo fa con un romanzo giallo nella copertina ma molto, molto nero.
Qual è la cosa giusta da fare, assecondare le convenzioni o la propria natura?
Claudio Roveri è un informatore medico scientifico. Conduce una vita di apparenze. Apparentemente è un professionista affermato, ha una famiglia felice, nessun motivo per non sentirsi soddisfatto. In realtà le cose non vanno così bene. Roveri cova il disagio. Odia Bologna, che è diventata una città così diversa da come se la ricordava. Lui vuole solo mantenere la sua buona carriera, la bella casa, la famiglia composta da una moglie avvocato e una figlia adolescente, i pochi amici.
Il suo mondo è qui. Disposto a qualunque atto - legale ed illegale- per difenderlo da chi crede possa metterlo in discussione, sarà però lui stesso a far crollare il castello di carte costruito con tanta cura.
Quando, dopo molti tentennamenti, sta consumando il primo tradimento nei confronti della moglie, suona il suo cellulare, ma lui non risponde: è sua figlia che lo chiama per chiedergli aiuto, verrà uccisa subito dopo.

Da qui si sviluppa il romanzo di Alessandro Berselli, una analisi impietosa della generazione dei quaranta-cinquantenni della borghesia benestante. Bolognese, ma solo incidentalmente - il protagonista poterebbe vivere ovunque, la vicenda potrebbe svolgersi in qualunque città senza perdere di efficacia - il romanzo chiede impietosamente di che materia sono fatti gli uomini e le donne ben vestiti che hanno bisogno dell'aperitivo preserale nel bar del centro per dare un senso alla propria giornata altrimenti insulsa, ed ovattarsi la testa per non pensare.
Ma al protagonista Claudio Roveri tutto questo non basterà, e per lui si spalancheranno le porte dell'abisso: qual era la cosa giusta da fare?

Un senso angosciante di ineluttabilità ci avvolge dalle prime pagine, una scrittura secca ci costringe a osservare Claudio nella sua discesa agli inferi, senza giudizio, ma con uno sguardo disperante su di lui e sulle sue barriere di protezione dal mondo che vediamo sbriciolarsi temendo che siano le nostre. Un romanzo che non può lasciare indifferenti per la desolazione che suscita, per le domande che pone sul senso delle nostre scelte.

"Non fare la cosa giusta" è il quarto romanzo di Alessandro Berselli: converrà tenerlo d'occhio, come molti degli scrittori della scuderia "Perdisa".

Alcuni dettagli biografici:
Alessandro Berselli inizia a scrivere nel 1991, affascinato tanto da Stephen King quanto da Bret Easton Ellis. Dopo un iniziale approccio umoristico si dedica completamente alle scritture nere. Nel 2005 esce il suo primo libro "Storie di amore di morte e di follia" (Arpanet), cui seguiranno "Io non sono come voi" (Pendragon) e il romanzo breve "Cattivo".











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