ANDREA SALONIA presenta il romanzo "DOMANI, CHIAMERANNO DOMANI"

Martedì 7 novembre alle 18,00
ANDREA SALONIA
presenta il romanzo
"DOMANI, CHIAMERANNO DOMANI"
(Mondadori editore)

interviene GIOVANNA CENACCHI

Martedì l'esordio letterario di Andrea Salonia.

“Domani, chiameranno domani”, edito da Mondadori, è ambientato in Puglia e narra la storia di un ingegnere metodico e rigoroso esperto dell'acciaio, direttore della fabbrica più grande e importante d'Italia, che viene arrestato con l’accusa di aver riversato materiali dannosi attorno alla fabbrica. L’uomo sconta la sua pena agli arresti domiciliari, in attesa che gli inquirenti lo chiamino per spiegare le sue ragioni. Il romanzo narra di quest'attesa straziante, fatta di rituali semplici, di passi lenti e precisi che a piedi nudi calpestano ogni singolo metro quadrato del suo appartamento. Un'attesa fatta di sapori, odori, colori e suoni del suo Salento, dei suoi ulivi e del colore intenso, quasi nero, del Primitivo.

Così, chiuso nei molti ma claustrofobici centotrentasette metri quadrati della sua casa, stagione dopo stagione, oggetto dell’opinione pubblica, Augusto C. perde i suoi sensi; prima l’olfatto, il gusto, quindi il tatto, poi l’udito e infine la vista. Accanto a lui c’è sempre Graziella, moglie, in primo luogo, ma donna forte, amante della cucina di quella loro terra, dove arriva anche il salmastro del mare. E cucinare insieme li salva; salva Augusto, che imparando a preparare le pietanze racconta la sua vicenda di uomo, dal padre contadino e infermiere, libero nell’animo in sella alla sua Bianchi azzurro del cielo; racconta del periodo di lavoro in Giappone, dei suoi figli Lorenzo e Gaetano, di quanto fossero diversi, della madre e della sua faccia da radice; racconta dell’acciaio e della gente della fa bbrica che per tanti anni era stata la sua vita intera. Ecco – dice un Augusto senza (il) senso – questi sono gli arresti domiciliari, rallegrarsi che il proprio padre sia già morto.

Con una lingua che ammalia, nella quale riecheggiano i ritmi e i suoni di un mondo arcaico e immortale, Andrea Salonia dà voce alle inquietudini di un uomo che nel confronto con il suo passato, con le sue speranze e con l'incorporeità dell'attesa tenta di scendere a patti con un drammatico presente.

È il debutto di Andrea Salonia: classe ’71, nato a Como, medico e professore associato di medicina e chirurgia. Da 24 anni in ospedale, dirige uno dei 4 istituti di ricerca ufficiali del San Raffaele. Specializzazione: urologica-andrologica. «Un lavoro impegnativo, ma la letteratura è una passione che non si riesce a tacitare», spiega. Il suo romanzo sembra alludere ai 18 giorni di prigione del direttore generale dell’Ilva, senza ma i nominare l’azienda. Ma il particolare conta meno dell’universale: è la vicenda di un uomo in sospensione, in attesa che qualcuno lo chiami.

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