Sabato 18 novembre alle 16,30
FRANCESCA CAPOSSELE
presenta
"1972"
(Edizioni Playground)
intervengono
LORENZO BARALDI e SILVIA CAVICCHI
Sabato ospiteremo Francesca Capossele, per la prima presentazione a
Bologna di un romanzo che con questa città ha molto a che fare.
Francesca
Capossele sceglie la lente della provincia per raccontare gli anni
settanta, attraverso la ricerca dell'amore di un gruppo di giovanissimi e
rapporti di famiglia troppo stretti per definizione.
È in questi
anni di fermento culturale, sociale e politico che è ambientato 1972,
suo romanzo d’esordio. La scrittrice, vive e lavora a Ferrara e anche se
questo libro è stato scritto «a mano» 25 anni fa, ha visto la luce solo
ora; quasi a mezzo secolo di distanza da quegli anni Settanta che
stravolsero (e cambiarono per sempre) i tempi e l'Italia.
1972 è una
storia familiare d'amore, amicizia e giovinezza perduta che unisce i
destini di due fratelli della provincia italiana a una figlia della
ricca borghesia bolognese, sullo sfondo di un decennio, quello degl
i anni Settanta, colmo di fermenti culturali e dolorose trasformazioni.
Febbraio
1972, il padre di Cristina annuncia a lei e a tutta la famiglia, che si
sarebbero trasferiti da Ferrara a Bologna. Una nuova casa, in una nuova
città con nuove compagnie. In quel momento tutto cambia. I rapporti
familiari già in bilico vengono messi a dura prova da un trasloco
forzato che nessuno vuole davvero, forse nemmeno il padre. Quaranta
chilometri che a inizio anni Settanta sembravano migliaia. Bologna era
un’altra cosa. Ferrara tra le sue mura e la sua nebbia viveva di “vita
propria”. Il capoluogo emiliano invece, con le sue regole, l’università,
il fermento e quella condizione cittadina che metteva a disagio i
“provinciali”, era più “al centro del mondo”.
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