Assaf Gavron presenta Le diciotto frustate

Lunedì 9 dicembre alle 18,00

Assaf Gavron
presenta
Le diciotto frustate
(edizioni Giuntina)

Intervengono Giorgia Greco e Gabriele Rubini

Lunedì abbiamo il piacere di ospitare Assaf Gavron, in Italia per un breve tour per presentare il suo ultimo romanzo, Le diciotto frustate, uscito la scorsa settimana.
Nato nel 1968, Assaf Gavron ha pubblicato otto romanzi, imponendosi come una delle voci più originali di Israele, accanto a scrittori come Abraham Yehoshua, David Grossman ed Edgar Keret.
I suoi libri sono tradotti in tutto il mondo e acclamati da pubblico e critica. Gavron è anche il traduttore in ebraico di Philip Roth, Jonathan Safran Foer e molti scrittori contemporanei di lingua inglese.
Dopo aver vissuto a Londra, Vancouver e Berlino, oggi vive a Tel Aviv.
In Italia, i suoi libri sono pubblicati da Giuntina, la stessa casa editrice di Ayelet Gundar-Goshen, autrice di Svegliare i leoni.

Le diciotto frustate è un libro che possiede i ritmi incalzanti del giallo pur non essendolo affatto e vi unisce la leggerezza della sensualità alle fragili vicende di esseri umani vittime delle proprie passioni: «del resto cosa siamo se non una banda di ego feriti e bisognosi di cura ».

Due donne ebree e due ex soldati dell’esercito britannico si ritrovano a Tel Aviv dopo più di mezzo secolo. Giovanissimi erano stati amanti, ma le passioni a quanto pare non vengono mitigate dal tempo, al punto che quando, dopo una settimana, Edward O’Leary muore, ci sono troppi punti oscuri perché si possa pensare a un decesso naturale.
Lotte Pearl sale sul taxi che la porterà al cimitero per assistere al funerale del suo amante di un tempo con il cuore carico di ricordi e la paura di finire anche lei assassinata. Il tassista si chiama Eitan Einoch, detto Tanin. Mai amicizia fu più improbabile: un’anziana signora dai modi eleganti e un quarantenne divorziato, pugile per passione e tassista con velleità da investigatore. Eppure Tanin, insieme all’amico Bar, inizierà un’indagine che finirà per riportare alla luce una vicenda dimenticata avvenuta in uno dei periodi più delicati della storia dello Stato d’Israele, gli anni quaranta che segnarono il passaggio dal Mandato britannico all’Indipendenza. Per risolvere il caso e proteggere Lotte, Tanin non trascurerà nulla, nemmeno quei destini anonimi di cui la Storia si nutre e che travolge e nasconde.

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