FABIO GIAVEDONI presenta la guida "SLOW WINE 2013 Storie di vita, vigne, vini in Italia"


MERCOLEDI' 7 NOVEMBRE ore 18:00

FABIO GIAVEDONI
presenta la guida
"SLOW WINE 2013
Storie di vita, vigne, vini in Italia"
(Slow Food Editore)

intervengono:
PAOLO CARATI
(ristorante Il Caminetto d'Oro - Bologna)
ANTONIO OGNIBENE
(azienda agricola Gradizzolo - Ognibene, Monteveglio)
FEDERICO ORSI
(Azienda agricola Orsi - Vigneto San Vito, Monteveglio)

Mercoledì abbiamo il piacere di ospitare la presentazione in anteprima per la nostra regione della Guida Slow Wine 2013.
Una guida originale ed unica, perchè parte dal presupposto, dichiarato dai curatori nell'introduzione, che il vino è prima di tutto il prodotto del lavoro e della vita dei vignaioli. E da qui un'attenzione particolare non solamente alla bottiglia, ma anche all'azienda agricola che la produce, ed alla filosofia che la sostiene.
Da questa visione differente scaturisce una nuova metodologia, un nuovo approccio critico alla produzione enologica e il coinvolgimento di nuovi scrittori del vino che sono espressione dell'associazione su tutto il territorio nazionale. Una guida, dunque, che al proprio centro non ha solo la bontà dei vini, ma che parla di chi li realizza e di come vengono prodotti, di vigneti e di suoli, di naturalità e di agronomia, di vitigni e di metodi di coltivazione di un futuro sostenibile, all'insegna del "buono, pulito e giusto" che è la filosofia che anima Slow Food.
Hanno sempre più importanza, per i curatori di questa guida, il lavoro nei campi e nelle vigne, avendo compreso quanto, di fronte a una situazione critica per il pianeta, questi produttori sappiano mettere a disposizione un bagaglio di conoscenze e di lavoro in armonia con il proprio territorio, il cui valore è insostituibile.

Ora Slow Wine è giunta alla terza edizione, con oltre 1900 cantine visitate e giudicate da oltre 200 collaboratori provenienti da tutta Italia. La guida dei vini di Slow Food segnala le bottiglie più valide dal punto di vista organolettico, dell'aderenza territoriale e del rapporto tra la qualità e il prezzo e, spingendosi con coraggio su un terreno ancora in buona parte inesplorato, valuta il lavoro delle aziende anche in base alla loro sensibilità ambientale e alle pratiche viticole ecologicamente sostenibili.

Vale la pena di ricordare, anche se ormai è conosciuta davvero da molti, che Slow Food è un'associazione internazionale senza scopo di lucro nata in Italia, a Bra nel 1986 con il nome di Arcigola, e si pone come obiettivo la promozione del diritto a vivere il pasto, e tutto il mondo dell'enogastronomia, innanzitutto come un piacere.

L'associazione, Fondata da Carlo Petrini e pensata come risposta al dilagare del fast food e alla frenesia della vita moderna, studia, difende e divulga le tradizioni agricole ed enogastronomiche di ogni parte del mondo.

Questa nuova filosofia di lettura del vino - attenta al produttore ed al territorio tanto quanto al prodotto - è stata sottolineata e proposta in modo quanto mai efficace dal regista Jonathan Nossiter nel documentario "Mondovino", che ha sicuramente contribuito alla formazione di una sensibilità più completa negli amanti del bere bene.
Dice Nossiter nel suo libro "Le vie del vino" (Einaudi): Le bottiglie non sono oggetti inanimati. E questo non solo perchè il liquido che contengono è vivo, chimicamente parlando.
La forma della bottiglia, l'etichetta su cui sono stampati con cura nomi di aziende, di famiglie, e l'anno della vendemmia: tutte queste cose evocano storie profondamente umane, che restano in vita anche dopo che il vino è stato bevuto. Quando vedo una bottiglia, io viaggio nello spazio - verso il luogo d'origine, naturalmente (se la sua identità e la sua personalità sono state rispettate), ma ritrovo anche il luogo in cui è stata consumata, con chi e in quali circostanze.
La bottiglia diventa così il punto di intersezione di almeno due trame di memoria.

Mercoledì parleremo di tutto questo, con il contributo di attori fondamentali della storia del vino: chi lo produce, chi lo giudica e apprezza per noi, chi lo propone ogni giorno nel proprio lavoro.
A noi, il compito più grato: de-gustarlo.

Ultimo ma non ultimo: i curatori, per agevolare la diffusione dei prodotti da loro ritenuti migliori, hanno ottenuto da molti dei produttori recensiti che venga riconosciuto uno sconto del 10% sugli acquisti effettuati in cantina: buono, pulito, giusto ed economico.


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