ALFREDO COLITTO
presenta
"I DISCEPOLI DEL FUOCO"
(Piemme edizioni)
intervengono:
SILVIA TORREALTA, scrittrice ed editor
ROLANDO DONDARINI, prof. di Storia Medievale dell'Università di Bologna
Dopo "Cuore di ferro", pubblicato lo scorso anno, che tanto abbiamo promosso presso i nostri lettori, una nuova vicenda che ha come protagonista il medico anatomista Mondino de' Liuzzi.
Bologna, autunno 1312. Mondino viene incaricato dal podestà di far luce su una morte strana e orribile: un membro del Consiglio degli Anziani è stato ritrovato carbonizzato in casa sua, eppure nella stanza nulla fa pensare a un incendio. Perfino la poltrona su cui l'uomo era seduto è rimasta quasi integra, mentre il corpo è bruciato in modo irregolare. I piedi sono illesi, un braccio è interamente ustionato, tutto il resto è ridotto in cenere.
Mondino fa trasportare il cadavere nella sua scuola di medicina per esaminarlo: sollevando con il coltello da dissezione la pelle bruciata del braccio scopre i resti di un tatuaggio: un mostro alato con la testa di leone e il corpo avvolto nelle spire di un serpente. La mattina seguente il cadavere è scomparso. Il giorno successivo, anche un frate francescano, che alloggiava nel convento di piazza San Francesco, viene trovato morto al Pratello, il quartiere dei bordelli. E' stato evidentemente assassinato.
Unica traccia, un disegno molto simile al tatuaggio scoperto da Mondino. L'indagine sulle due morti misteriose rivela l'esistenza di una setta di cultori di Mithra, dio persiano del sole e del fuoco, adorato anche dai romani con il nome di Sol Invictus.
Con l'aiuto di Gerardo da Castelbretone, un ex templare con cui ha stretto amicizia, Mondino viene a sapere che la setta si propone di salvare l'intera città per mezzo del fuoco purificatore: un grande incendio rituale in cui le anime di quelli che moriranno si riuniranno con il dio.
Tocca a Mondino fare di tutto per sventare la terribile minaccia che incombe sulla città e impedire ulteriori omicidi.
Un giallo pieno di ritmo, con personaggi ben cesellati e resi interessanti dalle frequenti annotazione storiche che Alfredo Colitto sa inserire così bene nella trama senza appesantirla.
Un romanzo ancora più interessante per chi è di Bologna, ed ama ritrovarsi nei continui spostamenti dei personaggi del romanzo, concentrati, questa volta, nella zona che da via Pietralata passa per il Pratello e arriva fino al palazzo comunale.
Una ricostruzione storica sempre puntuale, grazie anche ai consigli del prof. Rolando Dondarini, che interverrà mercoledì, insieme a Silvia Torrealta, per raccontare la Bologna di Mondino de' Liuzzi.
ALFREDO COLITTO
già noto ai lettori della libreria Irnerio, per essere stato da noi lo scorso anno per presentare "Cuore di ferro", è nato a Campobasso, ha studiato a Bologna ed ha vissuto molto all'estero, soprattutto in Messico, dove ha ambientato il suo primo romanzo, "Café Nopal".
Per approfondimenti sulla sua attività e la sua ormai nutrita bibliografia, rimandiamo al suo sito: www.alfredo-colitto.com
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