Sergio Parisini e Romano Treré presentano Spometi: il mio amico Dino Sarti

Venerdì 22 novembre alle 18,00

Sergio Parisini e Romano Treré
presentano
Spometi: il mio amico Dino Sarti
(Minerva edizioni)

interviene Paolo Francia.
Letture di Cristina Matta


«Dino è stato, seppure ormai adulti, uno dei grandi amici della mia vita. Di certo il poeta che ha saputo cogliere meglio di chiunque altro quel particolare aspetto della nostra identità definito un tempo “bolognesità”.  Pupi Avati

Sergio Parisini, musicista, direttore di orchestra e autore di questo libro, ci racconta gli anni di collaborazione artistica e di profonda amicizia con Dino Sarti, a dieci anni dalla scomparsa.
Dino, “l’ultimo chansonnier” come viene definito nell’epitaffio riportato sulla lapide, era l’amico di tutti i bolognesi. Grazie al suo atteggiamento positivo, al suo talento innovativo e ai suoi personaggi, portò le sue canzoni al successo, sdoganando ed esportando il dialetto bolognese non solo “fuori dalle mura”, ma anche in tutta Italia e oltre.

Il libro ripercorre con partecipazione trentacinque anni di carriera vissuti assieme con ottimismo e speranza, in perfetto equilibrio fra rapporto umano e professionale; dal loro primo fortuito incontro presso una casa discografica, agli indimenticabili successi del 14 agosto in piazza Maggiore a Bologna, appuntamento che divenne felice consuetudine per più di un decennio.

In verità c’è di che emozionarsi per queste vite intense, certo non prive di ostacoli, ma ricche di passione per la musica e la canzone, di successi strepitosi, di lunghe tournée in Italia e all’estero, ma anche di aneddoti divertenti e battute in dialetto bolognese che Dino non lesinava, memore delle sue origini e tipiche della sua città a cui era profondamente legato. Si narrano inoltre gli incontri con numerose celebrità, il rapporto d’amore intenso che legò Dino ad Angelika, sua compagna inseparabile, scomparsa cinque anni prima di lui.
La storia di una grande amicizia, di un artista talentuoso e volitivo, che mai dimenticò i propri esordi: di giorno operaio in fabbrica e la notte cantante nei night club.

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